
Scegliere cosa fare dopo il diploma può rivelarsi un momento complesso e ricco di dubbi. Molti ragazzi si trovano a dover affrontare questa decisione in un clima di incertezza, che rende difficile orientarsi. Spesso il dilemma università-lavoro pesa molto: c’è il desiderio di seguire le proprie passioni, ma anche la preoccupazione di trovare un impiego stabile al termine degli studi. Di fronte a queste difficoltà, è normale sentirsi confusi. Per aiutare in questo passaggio, ecco una guida che mette in luce le facoltà con i migliori tassi di inserimento professionale.
Quali sono le facoltà con il tasso di occupazione più elevato?
Si sente spesso dire che alcune lauree garantiscono maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altre. Ma qual è la verità? È vero che alcune discipline offrono prospettive occupazionali più ampie, tuttavia il successo professionale dipende da molti fattori oltre al solo corso di studi. Prendiamo ad esempio Economia, una delle facoltà più frequentate e considerata da molti una garanzia di impiego sicuro. In realtà, superare gli esami di Economia è alla portata di molti studenti, ma ciò che davvero fa la differenza dopo la laurea è la passione per la materia e la volontà di aggiornarsi costantemente. Insomma, per costruire una carriera soddisfacente, la sola laurea non basta: servono motivazione, impegno e continuo sviluppo delle proprie competenze.
Le lauree con maggiori opportunità di lavoro
In cima alla lista si posizionano i corsi di laurea nelle aree economica e statistica. Secondo il rapporto 2024 di Unioncamere, intitolato Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine, nel periodo 2024-2028 si prevede l’assunzione annuale di circa 44-50 mila laureati in economia su tutto il territorio italiano.
Al secondo posto tra le lauree con maggiori sbocchi occupazionali troviamo quelle del settore educativo e della formazione. La domanda di professionisti in questo ambito si avvicina a quella del settore economico, con previsioni di assunzione che variano tra le 42.000 e le 45.000 unità annuali. Tra le facoltà più richieste per opportunità lavorative si colloca anche la laurea in scienze motorie.
Inoltre secondo Unioncamere, i titoli migliori dal punto di vista occupazionale sono:
• lauree dell’area ingegneristica – richiesta di laureati per il periodo 2024-2028 tra le 36 mila e le 41 mila unità all’anno
Un capitolo a parte merita la laurea in ingegneria civile, analizzata separatamente nel report di Unioncamere. Le previsioni per il periodo 2024-2028 sono molto positive, con una richiesta stimata di circa 13-15 mila ingegneri civili all’anno.
Facoltà universitarie consigliate: le lauree triennali con maggiori sbocchi professionali
Proseguendo nell’analisi delle facoltà con i migliori tassi di occupazione, è importante fare una precisazione fondamentale. Riflettere sulle prospettive lavorative è giusto, ma scegliere un corso di laurea solo perché promette più opportunità di lavoro può risultare un errore. È infatti essenziale evitare di optare per un percorso “allettante” senza sentirsi realmente motivati o portati.
Nel 2023, Almalaurea ha pubblicato un rapporto sul tasso di occupazione dei laureati, intervistando coloro che hanno conseguito la laurea nel 2018, a cinque anni dal titolo. Ecco i dati emersi dallo studio:
• informatica e ITC – 95,6%
• ingegneria industriale e dell’informazione – 94,8%
• architettura e ingegneria civile – 93,6%
• economia – 91,6%
• agrario-forestale – 87,7 %
• area medico sanitaria – 87,7%
• scienze motorie e sportive – 87,6%
• area linguistica – 85,9%
• psicologia – 85,5%
• comunicazione e area politico-sociale – 84,4%
• area letterario-umanistica – 82,2%
• arte e design – 81,2 %
• educazione e formazione – 80,9%
I dati confermano in gran parte le previsioni per gli anni a venire. Sul podio delle lauree più richieste rimangono saldamente le discipline STEM, in particolare quelle ingegneristiche, insieme alla laurea in economia. I trend mostrano una certa stabilità nel tempo, con solo lievi variazioni.
Corsi di laurea magistrale con le migliori prospettive occupazionali
Il rapporto Almalaurea offre anche una panoramica sulle facoltà magistrali che garantiscono maggiori opportunità di lavoro. Di seguito, una lista delle principali discipline con le rispettive percentuali di occupazione:
• area medico-farmaceutica – 92,9%
• architettura e ingegneria civile – 92%
• veterinaria – 91,9%
• educazione e formazione – 88%
• area giuridica – 81,2%
Le lauree STEM più richieste: quali sono le opportunità nel settore scientifico
Per individuare i corsi di studio con maggiori garanzie occupazionali, è utile focalizzarsi sulle lauree STEM — acronimo che indica Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Ma quali percorsi rientrano esattamente in questa categoria? Di seguito l’elenco ufficiale delle lauree STEM, come definito dal MIUR:
• architettura e ingegneria (a eccezione della triennale in Disegno industriale e della magistrale in Design)
• gruppo chimico-farmaceutico (tranne le magistrali a ciclo unico in Farmacia e Farmacia industriale)
• lauree di primo livello in Statistica e quelle di secondo livello in Scienze statistiche attuariali e finanziarie e Scienze statistiche
• gruppo geo-biologico (a eccezione della laurea di secondo livello in Biotecnologie)
• lauree scientifico (tranne Metodologie informatiche per le discipline umanistiche)
• laurea di secondo livello in Nutrizione umana
• laurea di secondo livello in Tecniche e metodi per la società dell’informazione
• corsi di primo livello in Diagnostica per la conservazione dei beni culturali e di secondo livello in Conservazione dei beni architettonici e ambientali, Scienze per la conservazione dei beni culturali e Conservazione e restauro dei beni culturali (a ciclo unico)
Facoltà con più sbocchi lavorativi nell'immediato futuro
Questa una proiezione a breve termine sul bisogno occupazione in Italia relativo al quinquennio 2023-2027:
• area giuridica e politico-sociale – la richiesta di laureati è pari a 39.900, mentre l’offerta di laureati è di 28.800 unità con un surplus della domanda pari al +11.100
• economia – la richiesta di laureati è pari a 36.100, mentre l’offerta di laureati è di 31.500 unità con un surplus della domanda pari al +4.600
• area medico-sanitaria – la richiesta di laureati è pari a 33.500, mentre l’offerta di laureati è di 22.600 unità con un surplus della domanda pari al +10.900
• ingegneria – la richiesta di laureati è pari a 31.500, mentre l’offerta di laureati è di 23.800 unità con un surplus della domanda pari al +7.700
• architettura e urbanistica – la richiesta di laureati è pari a 13.400, mentre l’offerta di laureati è di 6.200 unità con un surplus della domanda pari al +7.200
• area scientifico-matematica – la richiesta di laureati è pari a 8.400, mentre l’offerta di laureati è di 5.500 unità con un surplus della domanda pari al +2.900
Le lauree del futuro: le competenze emergenti nel mercato del lavoro
Quando si parla delle facoltà con le migliori prospettive occupazionali, è fondamentale considerare le nuove abilità richieste dal mondo professionale in continua evoluzione. In particolare, si prevede un aumento della domanda per figure specializzate in settori green e digitali, tra cui troviamo:
• ingegneri (civili, energetici e meccanici)
• tecnici nella gestione dei cantieri edili
• tecnici della sicurezza sul lavoro
• specialisti del recupero e della conservazione del territorio
• artigiani e operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni
• certificatori di prodotti biologici
• mobility manager
• progettisti della mobilità elettrica
• specialisti in contabilità verde
La domanda di competenze digitali riguarda sia figure già esistenti che nuovi profili professionali, quali:
• data scientist
• big data analyst
• cloud computing expert
• cyber security expert
• business intelligence analyst
• artificial intelligence system engineer
• specialisti dell’e-commerce
• specialisti dei social media
• esperti di cyber security
Cosa cercano le aziende oggi?
Oltre al titolo di studio, le imprese valorizzano competenze pratiche e esperienze che rendono più semplice l’ingresso nel mondo del lavoro. Non basta quindi scegliere il percorso universitario più adatto: è importante arricchire il proprio curriculum con attività extra accademiche. Tra le esperienze più apprezzate dai datori di lavoro, ad esempio, troviamo:
• lavoro o corsi di studio all’estero
• stage e tirocini
• volontariato
Non solo, bisogna coltivare anche le seguenti competenze trasversali o soft skills:
• leadership
•
• doti comunicative – capacità di parlare in pubblico e di relazionarsi con il prossimo
• problem solving
• attitudine al lavoro in team
• empatia • stage e tirocini
• volontariato