
Gentile dottoressa Braghieri, prendo spunto dalla lettera di Sergio N. dal titolo «Gli opposti si attraggono». Ebbene, vado verso i 40 e vivo ormai da 8 anni una relazione con una donna con cui sulla politica e sui temi più caldi del nostro tempo abbiamo visioni spesso opposte. Per lei questo non sembra essere un problema mentre a me appare l’ostacolo più grande: ho sempre avuto il desiderio di sposarmi e mettere su famiglia ma ogni volta che ci penso questo aspetto mi frena e rimango sospeso in questo limbo sofferente senza riuscire a prendere alcuna decisione. Lei ha scritto che «sono cose che pesano solo alla lunga e solo quando si costruisce una vita assieme», mi domando quindi se ci sia speranza di poter essere felici insieme o se secondo lei sia meglio lasciar perdere e cercare una persona dalle idee più affini.
M.J.
Caro M.J., non so se se ne sia reso conto, ma mentre lei cerca di capire come si troverebbe «alla lunga» con la sua compagna, sono passati otto anni che, francamente, mi sembrano un lasso di tempo di tutto rispetto. Evidentemente lei ha già scelto questa donna e il vostro progetto di vita è già in atto. Non la pensate allo stesso modo su politica e fatti di attualità varia ma intanto avete una relazione duratura e non mi pare che queste differenze di vedute vi siano d’ostacolo. Forse, semplicemente, dovrebbe godersi il suo punto di vista e non stare a concentrarsi troppo sul fatto che non combaci perfettamente con il suo. Quando parlavo di differenze che sulla distanza pesano, mi riferivo ad aspetti che rendono complicata, se non impossibile la convivenza, cose che concernono voi due come individui, strutturalmente. Il fatto che lei voti in un modo e la sua compagna in un altro, non lo considererei un problema insormontabile. Anzi, potrebbe essere addirittura stimolante. Quindi, forse, se in tutti questi anni, perché ripeto otto sono tanti, non si è ancora deciso a ufficializzare la vostra unione, il problema sta altrove. E lei dovrebbe cercare di essere onesto con se stesso su questo punto.