
Accesissimo scontro a distanza fra Enrico Mentana e la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia. Nel corso del TgLa7, il direttore ha mostrato delle immagini dei tanti palestinesi che stanno facendo ritorno a Gaza dopo la firma dell'accordo di pace, ma il termine usato per descrivere il movimento in massa di migliaia di persone ha scatenato una forte polemica.
Enrico Mentana, infatti, parla di "una vera e propria transumanza". Un termine decisamente infelice, se si considera a cosa viene comunemente associato. Tanto è bastato per far infuriare Maria Elena Delia, che ha duramente criticato il direttore del TgLa7. "Mentana l'ha chiamata la 'transumanza' dei palestinesi. Transumanza è un termine che si usa per le greggi, per le vacche, per gli animali", ha sbottato la portavoce italiana della Flotilla. "Una certa narrazione è stata complice di questi due anni di genocidio e dei 75 anni precedenti di occupazione di Gaza e della Cisgiordania, dove non c'è Hamas ma c'è l'Autorità nazionale palestinese. L'informazione di questo Paese è stata quasi tutta parte integrante di questo sistema di complicità e questa informazione sta continuando a farlo", ha aggiunto, parlando dal palco allestito per la manifestazione organizzata a Bologna.
Non si è fatta attendere la risposta di Mentana, che ha seccamente replicato: "Non prendo lezioni dagli asini. Solo chi non ha studiato può parlare di 75 anni di occupazione di Gaza e della Cisgiordania. Alla signora Delia regalerò una copia di Pastori d'Abruzzo di D'Annunzio così scoprirà che la transumanza non è in nessun senso bestiale, come non lo è la migrazione. Godetevi la comune speranza di pace, invece di spargere fiele e ignoranza".
Ma le critiche nei confronti di Enrico Mentana sono state tante.
Oltre alla portavoce della Flotilla, è intervenuta anche Heather Parisi, che ha commentato: "Svelata la ragione del perché Mentana si è sempre opposto all'uso del termine genocidio per il popolo Palestinese. Per lui sono animali".