
I punti chiave
Le cronache internazionali più recenti ci hanno consegnato un'altra vicenda di panico a bordo di un volo aereo diretto dagli Stati Uniti ad Amsterdam e soprattutto di numerosi passeggeri feriti, questa volta sono stati 25, per una fortissima turbolenza che ha costretto questi passeggeri a ricorrere alle cure ospedaliere del caso.
Quali sono le cause
Sono gli stessi piloti a dirlo da ormai molto tempo ma ci sono anche i numeri delle ricerche da parte degli scienziati: rispetto al passato, questi episodi sono nettamente aumentati. Rispetto a quelle "ordinarie" segnalate anche dai più moderni radar ma anche da piloti che in precedenza hanno percorso la stessa rotta e segnalato ai colleghi di far allacciare le cinture di sicurezza ai passeggeri, ad essere in aumento sono i casi delle turbolenze "a cielo limpido" chiamate Cat (clear air turbolence) e sicuramente le più pericolose perché meno prevedibili. Se i feriti a bordo rimangono, fortunatamente, casi rari e isolati, gli scienziati spiegano che queste turbolenze potrebbero diventare più comuni a causa dei cambiamenti climatici.
Un aumento esponenziale
A differenza delle altre, tra l'altro, i radar non possono segnalarle perché non le riconoscono cogliendo di sorpresa equipaggio e passeggeri. Alcuni studi hanno messo in luce che le "gravi turbolenze" nell'area del Nord Atlantico, ad esempio, sono aumentate del 55% dal 1980 a oggi. Come accennato, i cambiamenti climatici in atto nel pianeta riuscirebbero ad avere influenze più dirette sulla corrente a getto, quel flusso d'aria molto intenso che si trova nella troposfera superiore e nella stratosfera, a circa 8-12 km di altezza dove volano gli aerei, e che scorre principalmente da ovest verso est.
Cosa si potrà fare
Se per quanto riguarda gli aerei problematiche non ne sussistono perché tutti i velivoli sono stati costruiti per affrontare e superare situazioni ben più gravi, il problema riguarda essenzialmente i passeggeri. "Visto che sono più frequenti questi episodi, per i passeggeri è consigliabile mantenere allacciate le cinture per tutto il volo. E servono sistemi per tenere chiusi gli sportelli delle cappelliere, dove vengono messi i trolley, e magari cinture di sicurezza di tipo diverso", ha spiegato al Messaggero il professor Giorgio Graziani, esperto di ingegneria aeronautica.
È proprio quest'ultimo aspetto
che ha cercato di approfondire: come potrebbero essere più sicure le cinture di sicurezza? "Forse andrà valutato se ricorrere in volo a cinture simili a quelle che usiamo in automobili", ha aggiunto Graziani.