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Zaki più che ingrato, bombe su Hamas e Apostolico: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la guerra di Israele ai terroristi, il figlio della giudice Apostolico e l'Ucraina

Zaki più che ingrato, bombe su Hamas e Apostolico: quindi, oggi...
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- I civili sono sacri, ma a Gaza c’è una situazione più che particolare. Da una parte riconosciamo il diritto di Israele di eliminare Hamas per evitare che in futuro possa nuovamente ammazzare 2mila civili israeliani (cosa fareste, voi?). Dall’altro ci ripetiamo che però i civili di Gaza non c’entrano nulla, come giusto che sia. Ma se Hamas non li fa scappare, che si fa? Come si risolve la situazione? E soprattutto: la colpa alla fine è di chi bombarda o di chi usa i civili come scudi umani?

- La guerra è sangue e merda. Ricordo che a scuola una volta chiesi: ma perché in questo libro non sta scritto che le bombe di Hiroshima e Nagasaki sono state un inutile massacro di civili? Risposta del pofessore: “Perché sono state necessarie, hanno permesso di finire la guerra”. Beh: oggi non sta succedendo molto di diverso. Come potrebbero gli americani chiedere moderazione agli israeliani?

- Avete presente Patrick Zaki, quell’egiziano che non parla una frase di italiano ma che il governo italiano ha aiutato a liberare dal carcere nel suo Paese? Ecco. Questo signore al suo rientro nel Belpaese si è rifiutato di salire sull’aereo di Stato e quindi di stringere la mano a Giorgia Meloni che aveva lavorato per riportarlo a casa. La scusa? “Difendo i diritti umani, devo essere trasparente e non devo prendere le parti di nessun partito”. Bene. Sapete dove è stato pizzicato oggi? In piazza, a Bologna, a manifestare contro il governo Meloni e i suoi Cpr. Alla faccia di quello che voleva essere “indipendente”: più che ingrato, mi pare uno molto furbo.

- Emerge che il figlio di Iolanda Apostolico, la giudice delle sentenze sui centri per migranti, quella che era in piazza contro Salvini, è stato imputato a suo tempo per resistenza a pubblico ufficiale. Embé? Se le colpe dei padri non ricadono sui figli, neppure quelle dei figli possono ricadere sui padri.

- Vorrei ricordare che nel famoso “mondo in pace” sorto dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci sono stati (non in ordine) il Vietnam, l’Afghanistan, l’Iraq, l’Ucraina 1, i Balcani, l’Ucraina 2, Israele diverse volte. Ci consideriamo in pace solo perché le guerre non si combattono tra la linea Maginot e Mazara del Vallo, eppure il mondo ci convive da decenni. Facciamoci il callo.

- Intanto che il mondo guarda a Gerusalemme, Kiev arranca. La controffensiva tanto decantata che avrebbe dovuto rivolgere a favore dell’Ucraina la guerra non ha sortito i risultati sperati e adesso Mosca si prepara a “migliorare” le posizioni al fronte. Arriva un altro inverno, poi si ricomincerà in estate a battagliare.

Ma per quanto la Nato e gli Usa garantiscano il sostegno occidentale, è inevitabile che con l’assedio di Gaza alle porte le attenzioni dei leader del mondo siano altrove. E questo non gioca a favore di Zelensky.

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