Roma

Aule contese tra Righi e Tasso: a giorni un vertice in Provincia

Aule contese, il primo settembre vertice a Palazzo Valentini tra la presidenza della Provincia e la dirigenza dello scientifico «Righi» per ridiscutere sulla questione delle aule da cedere al liceo classico «Tasso». Ad annunciare il faccia a faccia è stato Luigi Gennari, preside dell’istituto di via Campania, il giorno dopo la riunione straordinaria del consiglio d’istituto. Una riunione nella quale, ha ricordato Gennari, «è stato chiesto un incontro con il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per ridiscutere i termini della vicenda». Il preside del Righi non nasconde una certa «perplessità» chiedendosi «come si faccia a sottrarre a un istituto ben sei locali quando si è già alla fine di agosto e i programmi per l’anno scolastico in arrivo sono già stati chiusi». Gennari tiene comunque a precisare che il problema delle aule «ne nasconde uno più ampio: quello del rapporto tra scuola ed enti locali. Il decentramento - dice - impone che le questioni relative alle scuole siano risolte con un’intesa tra enti locali e istituti. In questo caso l’intesa, l’accordo tra le parti, è venuto a mancare». Sconcertati anche i genitori degli studenti dello scientifico, i quali temono che non vi siano più garanzie idonee per l’iscrizione dei loro figli: «L’incontro in Provincia? Arriva troppo tardi. Quando ormai i giochi saranno fatti - sottolinea Valter Cassar, presidente del consiglio d’istituto dello scientifico in rappresentanza dei genitori -. Non avevamo chiesto un incontro. Volevamo un incontro “urgente” e così non è stato». Cassar aggiunge che «cedendo queste aule della nostra scuola al Tasso verrà sconvolto l’equilibrio del Righi». E c’è già chi è sul piede di guerra, mentre altri pensano a ritirare i propri figli. «Alcuni genitori hanno detto che è importante sapere come andranno le cose al più presto - continua il delegato -. Questo perché in caso fossero necessari doppi turni o rotazioni per consentire a tutti di svolgere le lezioni, iscriverebbero i propri figli da qualche altra parte». Il nocciolo della questione è, secondo Cassar, che la cessione dei locali al Tasso «significherebbe che due classi del Righi non avranno collocazione. E purtroppo potremmo essere costretti a chiudere uno dei nostri laboratori o il museo delle scienze realizzato nella nostra struttura per fare spazio ai ragazzi e ridurre al minimo i disagi.

Bisogna trovare la soluzione meno pesante per gli studenti».

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