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Aulla, comune occupato dagli operai

I dipendenti della "Costa Mauro", azienda che tratta i rifiuti, hanno sequestrato il sindaco Roberto Simoncini per scongiurare il licenziamento

Aulla, comune occupato dagli operai

Aulla - Dopo il sequestro dei manager arriva il sequestro dei sindaci. La clamorosa protesta è stata messa in atto ad Aulla (Massa Carrara) dai lavoratori della "Costa Mauro", un'azienda che tratta i rifiuti. Stamani hanno invaso la sede del Comune e sequestrato il sindaco Roberto Simoncini (che minimizza l'accaduto). Protestano contro il rischio di licenziamento. Tutto ha avuto inizio intorno alle 10. Una trentina i lavoratori sono entrati dentro il palazzo comunale. Alcuni si sono riuniti in assemblea nella sala consiliare, altri sono saliti sul tetto, un gruppo è entrato dentro l’ufficio del primo cittadino.

Stabilimento chiuso I 57 dipendenti dell’azienda hanno trovato i cancelli dello stabilimento chiusi. La proprietà ha spiegato che la provincia di Massa Carrara ha vietato arrivo e trattamento dei rifiuti provenienti dalla Spezia. Pertanto l’attività è stata interrotta.

Accertamenti Gdf La Costa è al centro di accertamenti della Finanza per presunte irregolarità contabili, ma si è dichiarata "estranea ai fatti contestati". Il sindaco di Aulla ha firmato un’ordinanza nella quale impone alla "Costa Mauro" lo smaltimento dei rifiuti: ma la situazione appare complessa. Se non interverrà un accordo fra province e regioni confinanti in tema di conferimento di rifiuti, i 57 rischiano il posto. Con i soli rifiuti dell’area della Lunigiana, l’azienda non sarebbe in grado di garantire il lavoro. Da qui la clamorosa decisione di occupare. 

Il sindaco minimizza "Sequestrato? Diciamo un sequestro simbolico - precisa il primo cittadino di Aulla - nel senso che non riesco a uscire dall’ufficio perché impegnato a trovare una soluzione e organizzare il da farsi. La situazione in Comune è tranquilla. Si è liberi di uscire. Si tratta di un’occupazione simbolica".

"Condivido battaglia" Simoncini spiega di "condividere le battaglie di questi dipendenti e come tale sono sotto sequestro, ma consapevole di fare una cosa che può essere utile per i dipendenti e per il territorio. Un impianto di questo genere è una risorsa per il territorio". "Non mi picchiano ma sono qui nel mio ufficio e sto lavorando solo per la vicenda legata all’impresa Costa Mauro, perché questi operai vogliono che ci attiviamo come Comune, come stiamo del resto facendo, e perché sia convocato un tavolo istituzionale per decidere quali sono i tempi di apertura e di autorizzazione dell’impianto. Credo che non usciranno di qui fino a quando non c’è risposta". "Nessuna paura - chiarisce Simoncini - sono abituato anche a peggio. E poi sono tutte persone che conosco".

Operai incatenati Due degli operai saliti sul tetto sono scesi e si sono incatenati ad un pilastro del palazzo.

Prosegue così la loro protesta: il sindaco, che si trovava sul tetto assieme agli operai, è sceso con alcuni di loro nel suo ufficio e ha iniziato una riunione con l’Ato, la regione, la provincia, le organizzazioni sindacali e l’azienda. 

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