Aumentate di nascosto le tasse ai più deboli

Sono una lettrice del Giornale, che purtroppo come lavoro svolge la professione di dottore commercialista a Roma. Sono una cittadina che è interessata ai dibattiti politici e pertanto continuo a sentire in tv un continuo blaterare sulle problematiche fiscali del nostro Paese, oltre che sui modi con i quali i nostri rappresentanti dovrebbero risolverli. Tra farneticanti tesorini e tesoretti, tra scaloni che diventano scalini, tra folli previsioni di evasione e di introiti, che stanno terrorizzando molte persone semplici, nessuno mette in evidenza lo stato di precarietà legislativa che stiamo vivendo. Scrivo da Roma, ove il governatore della Regione Lazio ha disposto l’aumento delle addizionali in maniera retroattiva. Senza la pur minima pubblicità, i cittadini si trovano con sostituti d’imposta che non sempre hanno potuto effettuare i conguagli dei tributi locali (pensionamenti nell’anno, licenziamenti) e quindi, ignorando di dover obbligatoriamente versare il di più non trattenuto, vedranno arrivare cartelle ed avvisi bonari inspiegati. I cittadini ai quali mi riferisco sono i più deboli, coloro che hanno soltanto un Cud e molti di loro sono pensionati.

Anche Inpdap ha errato i Cud, tanto poca è stata la pubblicità data all’argomento (si è passati soltanto dallo 0,90% all’1,4%), infatti li ha successivamente reinviati tutti generando scompiglio nei pensionati e costi per l’ente previdenziale. Ovviamente le televisioni non hanno scatenato alcuno scandalo! Dove sono i politici su questi temi?
Carmela Giaquinta - Roma

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