Aumenti record per benzina e diesel

Volano i prezzi: oggi listini aumentati anche di 2 centesimi al litro come nel caso dell'Agip che ha portato la verde a quota 1,357 euro al litro. Gasolio auto: record storico, bruciato il massimo toccato ieri nei listini Api-Ip a 1,253

Aumenti record per benzina e diesel

Roma - Volano i prezzi dei carburanti con aumenti che oggi hanno visto i listini aumentare anche di 2 centesimi al litro come nel caso di quelli dell'Agip che ha portato la verde a quota 1,357 euro al litro e il gasolio a 1,258 euro. Per il diesel si tratta del nuovo record storico che brucia il precedente massimo di 1,253 euro al litro segnato ieri nei distributori Api-Ip. Rincari dei carburanti, spinti dal caro-greggio, sono scattati oggi - secondo i dati del Ministero per lo sviluppo economico - anche alla Esso, alla Shell ed alla Total.

Scorrendo i dati del sito del ministero per lo sviluppo economico l'Agip ha rincarato oggi di due centesimi di euro sia la benzina sia il gasolio che passano così, rispettivamente, da 1,337 a 1,357 e da 1,238 a 1,258 euro al litro. I listini dei prezzi di vendita consigliati dalle compagnie ai propri gestori sono saliti anche - secondo gli stessi dati - nei distributori della Esso che ha rialzato di 0,5 centesimi al litro la verde (a quota 1,342 euro al litri) e di 1 centesimo il gasolio (a 1,249 euro). E, ancora, rincari sono scattati negli impianti della Shell che ha aumentato di un centesimo sia la benzina che il diesel (rispettivamente a 1,349 e 1,249 euro al litro) e della Total che ha rincarato di 1,2 centesimi la verde (a 1,349 euro) e di 0,001 euro al litro il diesel a 1,248 euro.

A spingere, ancora una volta, l'impennata delle quotazioni del greggio che ieri a New York si è mantenuto vicino ai 96 dollari al barile mentre a Londra il brent - il greggio di riferimento europeo - ha toccato il nuovo massimo storico a 92,18 dollari al barile.

Con gli aumenti scattati oggi il gasolio auto in Italia si porta sul nuovo record storico, bruciando il massimo toccato ieri nei listini Api-Ip a quota 1,253. Un rincaro, quest'ultimo, ancora non fotografato dai dati del Ministero per un ritardo - spiegano fonti di settore - di comunicazione da parte dell'operatore legato al ponte festivo di questi giorni.

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