Cronaca locale

AUSTRALIA L’arte aborigena tinta di nuovi colori

Alla Casa del pane in mostra sessanta opere di 30 artisti

Più di sessanta opere di oltre trenta artisti, tutti rigorosamente australiani, creano la mostra «Australian Colours, Arte Aborigena Contemporanea». I lavori dei pittori provenienti da cinque comunità aborigene (Balgo Hills, Nyoongar, Papunya Tula, Utopia e Mowanjum) sono l'occasione per entrare in contatto con un mondo tanto affascinante quanto ignoto, come quello dell'arte contemporanea aborigena australiana. Tale linguaggio artistico, si può parlare di un vero «movimento», nasce, almeno per convenzione, nel 1971 a Papunya, nel deserto dell'Australia centrale: dopo un periodo, negli anni '60, in cui l'arte aborigena fu scoraggiata dal governo, che promuoveva l'esodo di massa delle tribù nomadiche dall'Australia centrale verso le riserve delle autorità governative, negli anni '70 il maestro Geofferey Bardon fu mandato ad insegnare ai bambini di una piccola comunità di questa zona dell'Australia. Egli ideò un modo per ricongiungere le tribù aborigene alla propria cultura: fece eseguire ai suoi allievi un enorme murales su una parete della scuola. Il modo di concepire il disegno da parte dei bambini, intriso di tradizioni e di credenze mistiche, si mischiò ad una tecnica artistica, invece, contemporanea e tipica del mondo occidentale. Quest'opera segna l'inizio di una fusione, più o meno esplicita, dei linguaggi tribali aborigeni con le nuove tecniche espressive occidentali. Ovvero l'arte contemporanea aborigena. Alla Casa del pane ci sono quindi opere di un'arte che parte dalla tradizione, ma che esprime i grandi cambiamenti sociali avvenuti negli anni. I lavori esposti integrano i linguaggi delle antiche tribù con le nuove tecniche occidentali, sempre comunque legando l'arte alla religione e alla vita cerimoniale. Una mostra completa, che passa dalle figure degli spiriti della comunità di Mowanjum, fino agli ormai affermati Ronnie e Tjampitjinpa, di Panpunya, o Kathleen Petyarre, di Utopia, che sono ormai artisti presenti nelle case d'aste di Sotheby's e Christie's. L’iniziativa ha il patrocinio dell'ambasciata australiana, oltre che del Comune e Provincia di Milano: all’inaugurazione era presente infatti Tim Gauci, console generale d'Australia e presidente di Austrade-Camera di commercio australiana, l'assessore alla Cultura di Lombardia Massimo Zanello, e il presidente dell'Associazione Panificatori Marinoni con la curatrice della mostra Arminda Allevi. La mostra nasce con l'intento di promuovere una maggiore conoscenza di questo Paese in Italia. E la data d'inaugurazione non è casuale: dal 29 gennaio al 4 febbraio l'evento «Melbourne a Milano». Le due città sono gemellate dal 2004, e molti sono gli appuntamenti di cultura, musica e divertimento organizzati.
Australian colours fino al 25 febbraio alla Casa del pane, cancello Ovest di Porta Venezia, ingresso gratuito, info. www.

australiancolours.com

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