Da una parte sette autisti licenziati e altri cento destinati a fare la stessa fine nel giro di un mese e mezzo. Dallaltra una società di trasporto pubblico che, mentre si vanta di essere la più grande dItalia, non si cura della sorte di decine di famiglie monoreddito. Sono tutti qui gli attori principali, lo scenario di fondo e le conseguenze della decisione di Trambus di riappropriarsi delle linee notturne, appaltate prima alla Sais e, a partire dal 2004, al gruppo Cotri, il quale a sua volta le ha subappaltate a tante piccole società.
Saranno proprio i dipendenti di queste microaziende, oramai in esubero, a trovarsi a breve in mezzo alla strada, dopo avere sopportato per anni condizioni di lavoro precarie, contratti a tempo determinato e senza scatti danzianità, con turni a volte vicini alle dieci ore, specie da quando è entrato in funzione il servizio serale sostitutivo della metro A. Il tutto guidando vetture vecchie e mettendo a repentaglio la loro sicurezza.
E dire che già il 16 aprile di quattro anni fa se lerano vista brutta quando, nel passaggio di consegne degli appalti desercizio, furono messi alla porta dalla Sais per la stessa ragione. Allora a salvarli fu larticolo 12 del capitolato speciale, che obbligava «limpresa subaffidataria a rilevare il personale della precedente subaffidataria garantendo un trattamento non inferiore a quello precedentemente goduto». Ma stavolta non sembra esserci spazio per cavilli o postille di sorta, visto che sarà la stessa Trambus a prendere in mano con il suo personale le redini del servizio. In tutte le rimesse, non a caso, sono già stati affissi manifesti, stampati moduli e predisposti turni per gli autisti dellazienda capitolina desiderosi di coprire «volontariamente» le corse delle due linee notturne che la società ha già rimesso sotto la sua ala. Intanto i dipendenti a rischio si chiedono come mai non vengano assorbiti da Trambus viste le conclamate carenze nellorganico.
Sulla vicenda è intervenuto Giorgio Masino, candidato al consiglio comunale nelle liste del Pdl, che ha voluto incontrare una delegazione di dipendenti. «Mentre Veltroni va in giro a dispensare promesse elettorali contro il precariato - ha detto - a Roma il mancato controllo della sua giunta sta facendo sì che decine di autisti rischino di rimanere per strada».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.