Economia

Auto, crolla il mercato: a novembre giù del 30% Marchionne: "Fiat cresce"

Flessione molto netta nelle vendite di autovetture: novembre nerissimo, peggior calo dal '93. L'ad Fiat: "La nostra quota sale al 31%, ma il momento è pessimo. Abbiamo tantissime persone in cassa integrazione e mi dà fastidio". Ford vuole vendere Volvo

Auto, crolla il mercato: 
a novembre giù del 30% 
Marchionne: "Fiat cresce"

Napoli - Crolla il mercato dell'auto. A ritmi vertiginosi. Fiat cerca di resistere. E (finora) ci riesce, superando la quota del 31% sul mercato. Nel novembre 2008, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il mercato dell’auto è sceso, in Italia "attorno al 30%". Così l’amminsitratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, parlando con i giornalisti a Pomigliano d’Arco, a margine della visita del capo dello Stato al centro Elasis. "Abbiamo aumentato la quota rispetto al 2007 - ha detto Marchionne - quindi siamo in linea con gli obiettivi che avevamo all’inizio dell’anno, ma il mercato veramente non è buono. Il mercato europeo è in deperimento nei principali Paesi". Per l’a.d. Fiat a novembre "sarà sceso del 20%".

I numeri Il mercato dell’auto in Italia affonda a novembre: nel mese appena concluso le vendite di autovetture sono infatti crollate del 29,46%, a 138.352 unità, contro le 196.125 di un anno fa. Si tratta del maggior calo mensile dal 1993. A ottobre il calo era stato del 18,89%. Nei primi undici mesi dell’anno sono state immatricolate in Italia 2.018.587 unità, segnando una flessione del 13,40% rispetto alle 2.330.883 dello stesso periodo del 2007. Nel settore dell’usato i passaggi di proprietà, comprensivi delle minivolture, sono stati 394.667 il mese scorso, segnando una flessione del 12,45% su novembre 2007. Tra i costruttori esteri il primato delle vendite a novembre in Italia spetta ancora una volta a Ford (11.939 unità), con un calo del 22,87% rispetto al pari periodo del 2007. In seconda posizione si mantiene Volkswagen (8.918 unità, -25,81%), terza è Opel (9.624 unità, -25,89%). Segue Citroen (8.501 unità, -13,66%), quindi Toyota (6.195, -46,6%), Renault (5.344, -48,62%). Per quanto riguarda le tedesche di lusso, sono negative Mercedes (-25,26% a 4.754 unità) e Bmw (-39,59% a 4.322 unità), mentre sorride Audi (4.957, +16,38%).

Fiat resiste In una scenario del mercato auto che continua a essere particolarmente sfavorevole, con un calo delle immatricolazioni del 29,5%, Fiat chiude novembre con oltre 43mila immatricolazioni, che le consentono di migliorare la propria quota di mercato rispetto all’anno scorso, raggiungendo il 31,3 per cento (+0,4 punti percentuali). Nel progressivo annuo, fanno notare a Mirafiori, sono più di 644mila le immatricolazioni di Fiat , che le permettono di ottenere una quota del 31,9 per cento, in crescita rispetto al 31,3 del 2007. A novembre, comunque, le immatricolazioni in Italia di Fiat sono scese del 28,6%, a 43.277 unità, contro le 60.599 di novembre 2007. Nei primi undici mesi dell’anno Fiat ha immatricolato in Italia 644.496 nuove auto, -11,6%.

Aiuti Ue La situazione non si risolleverà "se non c’è qualche intervento - ha aggiunto - per aiutare la gente a spendere. Non parlo dell’auto e di rottamazione, ma di interventi a favore dei consumatori". Marchionne ha poi commentato quanto dichiarato dal vicepresidente di Fiat, John Elkann, secondo il quale il gruppo automobilistico di Torino continuerà, anche nel 2009, un trend positivo, nonostante un calo di fatturato. "Abbiamo esaminato scenari anche peggiori - ha spiegato Marchionne - Fiat, nonostante la debolezza strutturale dei mercati, riesce ancora a tenere la testa sopra". L’amministratore delegato si è però augurato che la crisi duri ancora poco dal momento che "non può continuare così per sempre. È una cosa brutta da vedere, bruttissima da gestire. Abbiamo tantissime persone in cassa integrazione e - ha concluso - tenerle così mi dà molto fastidio. È inutile produrre se non si riesce a vendere".

Ford vuol vendere Volvo  La Ford potrebbe vendere il marchio Volvo, in un momento in cui la revisione delle possibilità per il futuro della casa automobilistica svedese si inserisce nella crisi del mercato delle quattro ruote statunitense. Come riporta il Wall Street Journal, Ford sarebbe intenzionata a concentrare le proprie attività sul marchio principale, dopo avere già ceduto Jaguar e Land Rover. Volvo, era stata acquistata nel 1999 dalla società svedese Ab Volvo. Dopo le perdite registrate e il continuo calo delle proprie quote di mercato, la vendita di Volvo era apparsa un’opzione probabile, ma l’amministratore delegato di Ford Alan Mulally aveva l’anno scorso deciso di non vendere il marchio ma di cercare di rilanciarlo. Le vendite di Volvo negli Stati Uniti si sono attestate tuttavia in continuo calo, perdendo il 52% in ottobre e il 28% nei primi dieci mesi del 2008. Per questo, Mulally ha dichiarato oggi che «considerato il contesto senza precedenti e i problemi esterni che Ford deve affrontare, è una mossa prudente per Ford valutare tutte le possibilità per Volvo», un marchio forte a livello globale, ma che sta attraversando un periodo difficile. Di recente, la società ha licenziato 3.

300 dipendenti, circa il 13% della forza lavoro totale.

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