«Dal prossimo inverno i provvedimenti di Regione Lombardia comporteranno una riduzione permanente di circa il 25-30 per cento di emissioni di Pm 10 sia da traffico sia da riscaldamento». La previsione è dellassessore regionale alla Qualità dellambiente, Marcello Raimondi, intervenuto ieri al convegno su «Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio», organizzato allUniversità della Bicocca.
Cifre alla mano, Raimondi ha mostrato come la Lombardia, pur in una condizione geoclimatica tra le più sfavorevoli per la dispersione degli inquinanti atmosferici, mostra da anni una dinamica virtuosa: «La Lombardia - ha detto Raimondi - continua a crescere, sia come popolazione sia come Pil, mentre migliora costantemente la qualità dellaria».
Il miglioramento («che deve proseguire intensamente», ha chiarito Raimondi) è dovuto allinsieme delle politiche messe in campo in questi anni: limitazioni del traffico, soglie di emissione degli impianti molto più rigorose dei limiti di legge europei e italiani, divieto delluso della legna in stufe e camini obsoleti, sostituzione di vecchi veicoli e rinnovamento del parco circolante. «Due dati, in particolare - ha sottolineato lassessore - collocano la Lombardia ai vertici della classifica mondiale: il primo è la vastità dellarea critica cosiddetta A1, soggetta agli interventi più incisivi, che è la più vasta Low Emission Zone dEuropa (209 comuni, 4,5 milioni di abitanti, 2600 kmq); il secondo dato eccezionale è il numero di certificazioni energetiche effettuate sul nostro territorio: 300.000, superiore addirittura non solo ad ogni altra regione ma anche ad ogni Stato europeo».
Senza contare che la rete di centraline di rilevazione della qualità dellaria «è il triplo di quanto richiesto dalla legislazione europea». «Abbiamo abituato i lombardi - ha aggiunto Raimondi - a comportamenti virtuosi, che implicano anche sacrifici. Il risultato è che ogni giorno vengono immesse in atmosfera 2 tonnellate in meno di polveri sottili solo con i provvedimenti sul traffico; e con le limitazioni alla combustione della legna (che attualmente è di 3 milioni di tonnellate annue per usi domestici)contiamo di risparmiare altre 4 tonnellate al giorno».
E con il 2010, ha ricordato Raimondi, «abbiamo dato il via a un piano che fa leva su un miliardo di investimenti regionali per sviluppare la green economy, e su altrui 2 miliardi che ragionevolmente ci attendiamo dal mondo produttivo e dalle istituzioni che vorranno seguirci.