Le parole del vicesindaco suonano come un ultimatum: «Il prossimo anno o la maratona viene fatta coincidere con una delle domeniche a piedi stabilite dalla Regione oppure è meglio non farla».
Riccardo De Corato le pronuncia due ore dopo che gli ultimi atleti hanno finito la corsa. Le strade della città sono state chiuse al traffico, a rotazione, per consentire il passaggio dei 5mila partecipanti alla gara, scatenando le proteste degli automobilisti rimasti «intrappolati» nel tracciato. Ai centralini dei vigili sono arrivare decine di chiamate di protesta. Non ci sono stati, assicurano, insulti ai danni degli agenti o peggio ancora aggressioni. «Con tutto il rispetto per gli atleti e gli appassionati - riprende De Corato - non si può scompaginare la vita cittadina in quella che è la prima, vera domenica prenatalizia. Bisogna, quindi, cercare di conciliare le varie esigenze».
E subito arriva la replica dalla Regione. «Il Comune si lamenta della maratona? Pensi a potare gli alberi!», ribatte Gianni Prosperini, assessore regionale allo Sport e compagno di partito di De Corato. «Gli organizzatori sono stati bravissimi, hanno spostato il tracciato in periferia o addirittura nei comuni vicini, hanno accorciato il tempo massimo di gara di unora. Si è fatto di tutto per limitare il disagio», aggiunge lassessore regionale.
Quanto allinvito - rivolto dal Comune alla Regione - di far coincidere maratona e domenica a piedi, Prosperini lo considera un fatto auspicabile: «Faremo il possibile perché succeda. I blocchi del traffico devono tener conto della situazione dell'inquinamento.
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