da Milano
Continua a dare segni di ripresa il mercato automobilistico europeo che anche a settembre ha fatto un passo avanti, dopo il +7,5% registrato ad agosto. Il mese scorso le immatricolazioni di auto nuove nell'Ue (23 paesi considerati più quelli Efta) sono state pari a 1.439.004 unità, l'1,9% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In progresso l'Italia (+3,5%), mentre frenano le immatricolazioni del gruppo Fiat (-11,3%), la cui quota di penetrazione si è attestata al 5,7%. Il risultato di settembre - spiegano al Lingotto - è dovuto «all'attesa per la commercializzazione dell'Alfa 159, che in Francia, Germania e Spagna è iniziata la scorsa settimana, e della Grande Punto, che in questi stessi Paesi sarà venduta a partire dalla seconda metà di ottobre». La casa torinese precisa che Fiat Panda, arrivata recentemente al mezzo milione di esemplari prodotti a due anni dal lancio, «continua a essere la vettura più venduta nel segmento A, con il 28,8% di quota. Anche Fiat Punto, Fiat 600, Fiat Doblò, Fiat Idea e Lancia Musa figurano tra le top ten nelle classifiche dei rispettivi segmenti». Ad ottobre, con la messa sul mercato dei nuovi modelli Fiat e Alfa, il gruppo torinese dovrebbe riguadagnare terreno.
Tra i maggiori gruppi esteri registrano segni positivi Volkswagen (+6,3%), Peugeot-Citroën (+2,1%), Gm (+3,6%), DaimlerChrysler (+5,4%) nonostante il dato negativo della Smart (-20,5%), Bmw (+7%) e Toyota-Lexus (+3,2%). Battuta d'arresto invece per Ford (-4,6%) e Renault (-6,3%). Guadagnano quasi tutte le case orientali.
Riguardo all'andamento delle immatricolazioni nei diversi paesi, in quattro dei cinque maggiori mercati sono stati registrati risultati positivi: +7,5% in Francia, +4,6% in Spagna, +3,5% Germania e Italia. In controtendenza la Gran Bretagna -3,2%, Portogallo (-2,8%) e Grecia (-1,8%).
Secondo il Cento Studi Promotor, la lettura dei dati dei primi nove mesi del 2005 è «chiara: andamento in lieve flessione sino a luglio e poi mutamento di rotta della domanda».
Intanto è nuovamente sospesa la trattativa tra Fiat e sindacati sulla turnazione allo stabilimento di Melfi dove si produce la Grande Punto. È la seconda rottura. Era già avvenuto tra il 16 ed il 17 settembre ed aveva portato a scioperi e assemblee, poi il 28 settembre era stato raggiunto un accordo sui turni di lavoro.
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