da Milano
«Il mercato dellauto vive un momento di difficoltà, come tutto del resto, ma tra 2-3 anni si svilupperà in modo molto, molto forte. Allauto non esiste alternativa». Lo afferma Gian Primo Quagliano, direttore del Centro studi Promotor (Csp). I mercati che promettono di tenere di più questanno, anche se con una frenata dei tassi di crescita a causa della crisi, sono Cina e Russia, ha aggiunto Quagliano, mentre tra quelli che dovrebbero soffrire maggiormente figurano Usa, Brasile, Spagna e Italia, dove intanto resta aperta la spinosa questione del bollo auto. «Anche se in campagna elettorale è stato detto che sarebbe stato abolito - ha osservato Quagliano - il quadro oggi non è tale da pensare che sarà possibile». Si potrebbe però semplificarne il pagamento, ha aggiunto, renderne meno costosa lesazione e ridurre levasione conglobandolo nellimposta sullassicurazione. «Allarme rosso» anche dallistituto danalisi J.D. Power, uno dei più autorevoli al mondo: il terremoto finanziario che sta scuotendo leconomia mondiale avrà un impatto pesantissimo sul mercato globale dellauto che rischia nel 2009 un «collasso totale». In particolare, secondo listituto, il mercato trainante di Cina e India subirà un rallentamento drammatico. Le vendite in Europa dovrebbero scendere rispetto al 2007 del 3,1%, ma solo grazie alla buona «performance» dei Paesi dellEst, perché in Europa occidentale si prevede un calo del 7,5%. Previsioni nere anche per gli Stati Uniti dove J.D.
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