Nuovo pesante tonfo del mercato dell'auto a marzo. Le immatricolazioni nell'ultimo mese sono state 187.687 (-27,57% rispetto a marzo 2010). E' il dato peggiore degli ultimi 15 anni, tutti chiusi con valori superiori alle 200.000 unità. Lo comunica il ministero dei Trasporti, spiegando che a febbraio c’era stato un crollo delle vendite del 20,49%. Nello stesso periodo - aggiunge il ministero - ci sono stati 426.972 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un -1,31% rispetto a marzo 2010, quando ci sono stati 432.647 trasferimenti. Il volume globale delle vendite (614.659) ha interessato per il 30,54% auto nuove e per il 69,46% usate.
Pesano Giappone e aumento dei carburanti Quanto agli ordini, la raccolta ha registrato 185.000 contratti, il 2,5% in più rispetto all’analogo mese dello scorso anno, come ha rilevato l'Unrae, l’associazione che rappresenta le case estere in Italia. Nel cumulato del trimestre, i contratti registrati sono stati 518.000, circa il 15% in più rispetto ai 452.077 del primo trimestre 2010. "Va tenuto presente però", sottolinea il presidente dell'associazione Loris Casadei, "che anche l’andamento degli ordini indica un mercato molto basso, a livelli che - se si esclude l’anomalo marzo 2010 - non si registravano da più di 10 anni". Il quadro generale del mercato dell’auto dei prossimi mesi (con la probabile esclusione del solo aprile), sostiene l’Unrae, sarà segnato sicuramente da due fatti diversi fra loro, ma ambedue attinenti il settore dell’automotive. Intanto, la tragedia che ha scosso profondamente il Giappone sta avendo riflessi sulle future forniture soprattutto a livello di componentistica che non riguardano solo le Case giapponesi. Ma a pesare sarà anche l’aumento del prezzo dei carburanti. E Casadei critica l’aumento delle accise. Si tratta, dice, di "una scelta che certo non va in favore del settore già fortemente penalizzato in passato e che segnala la pericolosa tendenza a mettere le mani in tasca agli automobilisti per risolvere problemi di bilancio". In questo scenario, "in cui prevalgono chiaramente elementi non positivi", conclude il presidente dell’Unrae, "c’è da notare, però, che l’attenzione dei potenziali acquirenti, sia famiglie che aziende, è continuamente sollecitata da una sequenza di nuovi prodotti e di iniziative commerciali che testimoniano la grande vitalità del settore".
Crollano le vendite Fiat, cresce Chrysler in Usa A scendere sono anche le vendite di auto della Fiat con un calo del 32%, mentre la quota mercato è passata al 29,34% dal 31,22% dello stesso mese del 2010. Pesante flessione per il marchio Fiat che passa da 64.485 immatricolazioni di marzo 2010 a 38.813 dello scorso mese. Volano invece ai massimi degli ultimi 3 anni le vendite della Chrysler. Rispetto a febbraio le vendite della casa automobilistica americana controllata dalla Fiat sono aumentate del 28% grazie soprattutto ai nuovi modelli lanciati sul mercato. Le vendite del marchio Chrysler in particolare, sono salite del 46% rispetto all’anno prima e del 90% rispetto a febbraio.
Per la Chrysler 200 gli acquisti sono balzati del 179% in un solo mese. Nonostante gli aumenti dei prezzi della benzina i suv e i truck della Chrysler continuano ad attirare acquirenti, con un aumento delle vendite del 27% a marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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