Economia

Autogrill: Generali ci crede e sale al 5%

Per Ssp presentata una proposta «non vincolante». Reazione negativa in Borsa (meno 1,6%)

Autogrill: Generali ci crede  e sale al 5%

Luca Pace

da Milano

Autogrill sempre più vicina al boccone Compass. Dopo le ultime indiscrezioni riportate dal Sunday Telegraph, ieri si sono moltiplicati i rumors che spiegano i dettagli dell’operazione. Autogrill sarebbe nella short list per rilevare Select Service Partner, divisione catering (europea) del colosso inglese Compass. La prima società italiana della ristorazione preferisce non commentare, mentre secondo le voci il prezzo offerto da Autogrill si aggira intorno al miliardo di sterline (1,5 miliardi di euro), vicino al fair value della società messa in vendita. La valutazione corrisponde a un multiplo di 7-7,5 volte l’Ebitda (margine operativo lordo) della divisione in oggetto, sottratta la quota che non interessa ad Autogrill (Usa e Giappone): si tratta di 150 milioni di sterline.
Nei giorni scorsi il Giornale aveva indicato in 1,5 miliardi di euro il valore dell’operazione. Una cifra importante per il gruppo italiano controllato per il 56,7% dai Benetton. Da sola tutta Autogrill capitalizza poco meno di 3 miliardi e con un debito di 937 milioni (circa il doppio del proprio patrimonio netto) un’operazione di questo tipo avrà un impatto forte sulla struttura finanziaria del gruppo. Per questo il mercato ieri ha reagito alla notizia penalizzando il titolo che ha lasciato sul terreno l’1,66% a 11,56 euro. Dall’altra parte Compass, quotata a Londra, ha guadagnato l’1 per cento. «Per Autogrill si tratterebbe di un esborso importante, senza conoscere i dettagli dell’operazione il mercato preferisce la prudenza - spiega un gestore - perché Autogrill potrebbe avere bisogno di risorse fresche e un aumento di capitale è un’ipotesi che nessuno può escludere».
Ma sempre dalle sale operative sottolineano che a dare una mano alla famiglia Benetton potrebbero essere proprio le Generali: il gruppo assicurativo ha voluto aumentare la propria partecipazione in Autogrill passando al 5,096% dal 2,53 per cento. «Un’operazione di queste dimensioni richiede tempi lunghi, è difficile credere che i Benetton non stiano studiando il dossier da diversi mesi - sottolinea un analista -, è possibile che proprio la perdita della gara per le autostrade francesi abbia dato maggior convinzione in questa operazione».
Di fatto Autogrill, con la conquista di Ssp diventerebbe il numero uno al mondo nella ristorazione negli aeroporti e sulle autostrade. Già la metà del fatturato del gruppo arriva dagli Stati Uniti mentre la presenza in Inghilterra è davvero limitata. Quanto a Compass, la società è nella bufera dopo la scoperta di alcune commesse truccate per forniture ai caschi blu dell’Onu e in seguito a due allarmi sugli utili lanciati nell’ultimo anno.

Per questo il gruppo inglese aveva deciso a settembre, quando il titolo in Borsa perdeva il 25% del suo valore, di mettere in vendita Ssp scatenando l’interesse di Autogrill.

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