
BMW M4 Competition xDrive rappresenta oggi la massima espressione della sportività “stradale” di Monaco, insieme alla sorella maggiore M4 CS. Con il restyling 2025, la coupé ad alte prestazioni ha ricevuto un aggiornamento mirato: niente rivoluzioni estetiche, ma un deciso passo avanti in termini di potenza, tecnologia e raffinatezza dinamica. Sotto al cofano, il sei cilindri in linea da 3.0 litri biturbo sale a 530 CV, un incremento che non solo ne consolida il primato nel segmento delle coupé sportive di fascia alta, ma ne affina ulteriormente l’erogazione e la precisione. La trazione integrale M xDrive, intelligente e configurabile, aggiunge poi una dimensione di versatilità che permette alla M4 di essere, contemporaneamente, una gran turismo e una vera sportiva da pista.
Design e dimensioni
A prima vista, la nuova M4 Competition xDrive non tradisce la sua identità: la silhouette slanciata, i volumi muscolosi e la carreggiata larga la rendono immediatamente riconoscibile. Le modifiche estetiche introdotte con il restyling sono sottili, ma efficaci. I fari anteriori presentano una nuova firma luminosa verticale, mentre sul posteriore è ora possibile ordinare i suggestivi fari laser derivati dalla M4 CSL, caratterizzati da sottili filamenti tridimensionali che accentuano la sportività della coda. La calandra a doppio rene rimane fedele al disegno verticale introdotto con la generazione G82, qui con listelli orizzontali e inserti in nero lucido, coerenti con il pacchetto M Shadow Line. Le prese d’aria frontali e gli sfoghi laterali, anch’essi ridisegnati, hanno ora un profilo più aerodinamico, mentre il tetto in CFRP (fibra di carbonio rinforzata) continua a rappresentare un marchio di fabbrica della M4. Le proporzioni restano da coupé granturismo: 4,79 metri di lunghezza, 1,89 di larghezza e 1,39 di altezza, con una carreggiata posteriore ampia e un passo di 2,85 metri che garantisce stabilità e presenza su strada. I cerchi in lega leggera da 19” all’anteriore e 20” al posteriore (optional fino a 21”) completano il quadro estetico, mentre la gamma colori si arricchisce di tinte iconiche come Isle of Man Green, Toronto Red e Sao Paulo Yellow, oltre a diverse tonalità Individual.

Interni e tecnologia
All’interno, la M4 Competition xDrive mantiene il suo approccio duale: sportiva da corsa, ma anche gran turismo di lusso. Il primo impatto è dominato dal BMW Curved Display, che unisce il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici al touchscreen centrale da 14,9 pollici, gestito dal BMW Operating System 8.5. L’interfaccia, personalizzabile e dotata di assistente vocale intelligente, consente di controllare ogni aspetto della vettura: modalità di guida, infotainment, setup delle sospensioni e persino il comportamento del differenziale M attivo. Il volante sportivo M, ridisegnato con sezione inferiore piatta e marker rosso alle ore 12, offre una presa salda ma un diametro generoso, mentre i paddle in carbonio assicurano un feeling preciso e reattivo nei passaggi di marcia. Di serie, la M4 Competition propone sedili sportivi M in pelle Merino, riscaldabili e ventilati, ma gli appassionati potranno optare per i sedili M Carbon, dal design avvolgente e con predisposizione per cinture a più punti: alleggeriscono l’auto di circa 10 kg e migliorano il supporto laterale in curva. La qualità percepita è elevatissima, con superfici in fibra di carbonio, cuciture a contrasto e dettagli personalizzabili. L’abitabilità posteriore rimane adatta a due adulti, mentre il bagagliaio da 440 litri consente di viaggiare anche nel quotidiano, confermando la doppia anima della M4.

Prova su strada
L’anima della BMW M4 Competition xDrive è racchiusa nel suo sei cilindri in linea S58, un propulsore che rappresenta una sintesi perfetta tra ingegneria meccanica e sofisticazione elettronica. Con 530 CV e 650 Nm di coppia disponibili tra 2.750 e 5.500 giri, questo motore biturbo garantisce un’erogazione fluida e progressiva, accompagnata da una spinta vigorosa che cresce fino al limitatore. In un mondo di propulsori sottodimensionati e spesso "tirati" al limite, questo sei cilindri fa gridare al miracolo, con una ferocia e una corposità nella spinta che raramente si può ritrovare su altre soluzioni simili. Il cambio automatico ZF a 8 rapporti con convertitore di coppia ha sostituito il precedente doppia frizione: un’evoluzione che migliora il comfort e la fluidità in marcia, senza penalizzare la rapidità nelle modalità più sportive. Delle tre impostazioni di regolazione del cambio, la più estrema assicura cambi marcia secchi e immediati, pur non raggiungendo però la rapidità e "meccanicità" che invece si riscontra sullo stesso selettore, ma installato sulla Giulia Quadrifoglio.

La trazione M xDrive è una delle chiavi del successo di questa versione: regolabile nelle modalità 4WD, 4WD Sport e 2WD (solo posteriore, con ESP disattivato), consente di passare da un comportamento neutro e sicuro a una dinamica puramente sovrasterzante. Lo 0-100 km/h viene coperto in 3,5 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h, o 290 km/h con l’M Driver’s Package. Sulle strade di montagna (verso il Mottarone, dove l'abbiamo povata) la M4 Competition xDrive mostra un equilibrio eccezionale: il telaio irrigidito (si possono apprezzare le barre duomi nel cofano), le sospensioni adattive M, lo sterzo a demoltiplicazione variabile e l’impianto frenante (con possibilità di dischi carboceramici) costruiscono un’esperienza di guida precisa e coinvolgente.

Certo, il peso è ormai cresciuto oltre i 1.800 kg, ma in movimento sembra (in parte) ridotto, frutto di un'ottima messa a punto che mira a rendere quest'auto secca, immediata e granitica nei movimenti impressi attraverso lo sterzo. La risposta è rapida, anche se un po’ filtrata rispetto ai modelli più puristi, ma la stabilità in appoggio e la capacità di trazione in uscita di curva sono straordinarie. La M4 non è soltanto veloce: è una vettura che comunica e invita a essere guidata. A patto che non si inserisca la modalità 2WD, non cerca mai di mettere in difficoltà: con la 4WD Sport (personalmente quella più apprezzata) si può apprezzare il comportamento sovrasterzante senza mai rischiare di esagerare oltre la soglia di sicurezza. Si può inoltre gestire a piacimento l'intervento del controllo di trazione, su 10 livelli. Una vera chicca di questa trazione integrale, probabilmente tra le poche in commercio a lasciare questa libertà d'esercizio.

Naturalmente, non si compra una M4 per la parsimonia, ma il sei cilindri turbo si dimostra meno assetato di quanto ci si possa aspettare. Nell’uso reale, alternando autostrada e percorsi extraurbani, è possibile ottenere medie di 10–11 km/l, un valore rispettabile per una coupé da oltre 500 cavalli e trazione integrale. In pista o nella guida più dinamica, tuttavia, la media può scendere facilmente sotto i 5 km/l. Il serbatoio da 59 litri garantisce comunque un’autonomia superiore ai 450 km in condizioni normali, rendendo la M4 una sportiva godibile anche nei lunghi viaggi. Interessante notare come il sistema di gestione elettronica del motore — insieme alla rete elettrica a 48V — ottimizzi il funzionamento dei sistemi ausiliari, riducendo consumi e emissioni senza compromettere le prestazioni.

Prezzi e allestimenti
Il listino di nuova BMW M4 Competition xDrive parte da 117.100 euro, ma come da tradizione bavarese la lista degli optional è lunga e costosa. La M4 standard da 480 CV è disponibile da 106.000 euro mentre per la Competition a trazione posteriore il prezzo è di 112.200 euro. Un esemplare equipaggiato come quello della nostra prova, con cerchi da 20”, pacchetto M Shadow Line e impianto frenante carboceramico, supera agevolmente i 145.000 euro.

La nuova BMW M4 Competition xDrive 2025 incarna perfettamente l’evoluzione della sportività bavarese: potente, raffinata e sorprendentemente utilizzabile ogni giorno. Il suo sei cilindri in linea rimane un capolavoro di ingegneria, capace di offrire potenza esplosiva e fluidità impeccabile. L’assetto, la precisione dello sterzo e la gestione elettronica configurabile la rendono una vettura “su misura” per ogni tipo di guidatore. E con il plus di una trazione interamente personalizzabile, si supera anche il cruccio del compromesso: sicurezza da trazione integrale quando serve e il divertimento della trazione posteriore per tutte le altre situazioni.
Forse manca un po’ del carattere “ruvido” delle M di una volta, ma in cambio la M4 di oggi è una sportiva totale: equilibrata, velocissima e capace di conciliare comfort da GT e agilità da pista come poche altre auto sanno fare.