
La BYD Seal è la berlina elettrica con cui il colosso cinese punta dritto al cuore del segmento dominato da Tesla Model 3. Forte di una tecnologia proprietaria per le batterie lamellari, di una dotazione di serie molto completa e di un design ricercato, la Seal si propone come alternativa concreta alle proposte dei marchi europei e americani. In particolare, la versione Excellence AWD con doppio motore e ben 530 CV vuole conquistare chi cerca un’auto brillante, ricca di performance ma anche confortevole, senza far lievitare eccessivamente il prezzo. Il listino parte da poco più di 43.000 euro, cifra che, considerando l’equipaggiamento e le prestazioni, rende questa quattro porte una delle rivali più interessanti per chi vuole passare alla mobilità elettrica senza compromessi.
Dimensione e design
Con i suoi 480 cm di lunghezza, la BYD Seal si colloca nel pieno del segmento D delle berline, rivolgendo un chiaro messaggio a modelli come Tesla Model 3, BMW i4 e Hyundai Ioniq 6. Lo stile è marcatamente sportivo: cofano basso e affusolato, linea del tetto spiovente e proporzioni equilibrate che trasmettono dinamismo già a vettura ferma. I gruppi ottici LED sottili, uniti da una fascia luminosa, e i parafanghi posteriori scolpiti rafforzano la sensazione di solidità e carattere. È evidente la ricerca di un design che non sia soltanto funzionale ma anche distintivo, in grado di dare personalità a un marchio ancora giovane sul mercato europeo. Non a caso, il responsabile del design per BYD è nientemeno che Wolfgang Egger, con un passato in Alfa Romeo e Audi.

La Seal si distingue anche per dettagli moderni come le maniglie a filo carrozzeria e i cerchi in lega dal disegno aerodinamico, pensati per migliorare l’efficienza. Nonostante le dimensioni generose, la vettura mantiene un coefficiente di penetrazione aerodinamica competitivo (0,219), a beneficio sia dei consumi sia delle prestazioni. L’impronta su strada è solida, con carreggiate ampie che trasmettono sicurezza e proporzioni ben studiate che, rispetto a molte concorrenti, ne accentuano il carattere sportivo senza scadere nell’eccesso. Una scelta originale, atipica, con cui distinguersi u strada e attirare non pochi sguardi.

Interni e tecnologia
Salendo a bordo, la BYD Seal accoglie con un abitacolo moderno e luminoso, reso ancora più arioso dal tetto panoramico in vetro: scelta che stupisce sul fronte estetico, ma non premia in estate facendo penetrare molto calore nell’abitacolo. La plancia colpisce per il design elaborato, con linee fluide e un’attenzione particolare alla scelta dei materiali: ecopelle traforata per i sedili, inserti curati e un assemblaggio preciso che trasmettono un’impressione premium. Davvero ben fatto.

Il cuore tecnologico è il grande display da 15,6 pollici posto al centro della plancia, ruotabile elettricamente in senso verticale o orizzontale. Una soluzione scenografica che colpisce subito e che, pur non offrendo una grande possibilità di personalizzazione grafica, risulta fluida e reattiva. Peccato che alcune funzioni, come la memorizzazione delle posizioni dei sedili, siano un po’ meno intuitive, oltre a delle traduzioni non ancora messe a punto dalla scorsa prova, effettuata a luglio 2024. Il cruscotto digitale, compatto e ricco di informazioni, tende a essere parzialmente coperto dal volante, ma integra tutto ciò che serve nella guida quotidiana, sebbene non dei più intuitivi e leggibili.

Lo spazio interno è buono, con poltrone anteriori ampie, riscaldabili, ventilate e regolabili elettricamente, mentre dietro il divano offre sedute comode, anche se un po’ basse, che costringono a viaggiare con le ginocchia leggermente piegate. Vantaggioso il pavimento piatto, che rende agevole l’uso del posto centrale, e utili le prese USB e le bocchette del climatizzatore dedicate ai passeggeri posteriori. Da 10 e lode la finitura trapuntata dei sedili, bella alla vista e decisamente molto comoda anche nei lunghi viaggi. Il bagagliaio rappresenta invece uno dei punti deboli della Seal: i 400 litri disponibili sono inferiori a quelli di molte concorrenti e l’accesso, complice il portellone non molto sviluppato in altezza, non è dei più pratici. Più che per i grandi viaggiatori, questo vano sembra pensato per un utilizzo quotidiano o per chi non ha esigenze di carico particolarmente elevate. Nella parte anteriore, è presente un frunk da circa 50 litri, che diventano 80 nel caso dei modelli a singolo motore.

Prova su strada
La BYD Seal Excellence con doppio motore da 530 CV e trazione integrale si muove con sorprendente agilità, nonostante i suoi oltre 2.200 kg di peso. In città si apprezza la silenziosità e la fluidità della marcia, con sospensioni che filtrano bene le irregolarità. Nonostante le prestazioni mostruose (0-100 km/h concluso in appena 3,2 secondi), l’assetto è maggiormente orientato al comfort: solido si, ma non incredibilmente secco, perciò non mostra particolarmente i muscoli nel misto veloce. Si lascia condurre con vivacità, ma mai alzando troppo il ritmo. La visibilità posteriore non è delle migliori, a causa del lunotto ridotto, ma l’ampio sistema di telecamere e sensori compensa efficacemente. Manca, invece, la funzione one-pedal spinta, che avrebbe reso ancora più intuitiva la guida elettrica nel traffico: c’è la frenata rigenerativa ma è lieve e quasi poco percepibile, riducendo quasi tutto all’utilizzo del pedale del freno.

Fuori città la Seal mostra un comportamento equilibrato, con uno sterzo preciso, anche se un po’ pesante negli inserimenti, e una tenuta di strada convincente. Il motore spinge incessantemente fino a velocità proibitive, raggiunte davvero in un batter d’occhio grazie a circa 670 Nm di coppia istantanea. Selezionando la modalità Sport, che valorizza la brillantezza del propulsore, si libera tutto il potenziale del doppio motore BYD: gli scatti da fermo così come i sorpassi avvengono all’istante, stupendo anche i passeggeri. In Eco, invece, l’accento si sposta sull’efficienza, senza togliere troppo alla vivacità della marcia. L’impianto frenante è potente e sicuro, anche se talvolta la modulabilità lascia spazio a un’eccessiva prontezza: si può regolare su due livelli, più sensibile o più turistico.

In autostrada il comfort resta elevato: i fruscii aerodinamici sono contenuti, il rumore di rotolamento è ridotto e la guida semiautonoma di livello 2, di serie, alleggerisce la fatica nei lunghi trasferimenti. Macinare chilometri in sua compagnia è un piacere, coccolati dalle comode sedute e dalla tecnologia che mette a disposizione.

Consumi, autonomia e ricarica
La batteria da 82,5 kWh assicura alla Seal Excellence un’autonomia di circa tra i 450 e i 500 km di percorrenze reali che, in autostrada a 130 km/h si riducono a 300/320 km. Diminuendo leggermente l’andatura si possono guadagnare anche 70 km in più, segno che l’efficienza aerodinamica è stata curata con attenzione. I consumi sono quindi competitivi (circa 15,5 kWh/100 km), ma la vera limitazione riguarda la ricarica: la Seal accetta fino a 150 kW in corrente continua e 11 kW in alternata. Valori sufficienti per un utilizzo normale, ma inferiori a quelli offerti da alcune concorrenti dirette, che arrivano anche a 250 kW in DC. Ciò significa che i tempi di rifornimento non sono tra i più rapidi della categoria.
Prezzi
La BYD Seal Design parte da 43.600 euro, un prezzo che la rende estremamente competitiva rispetto a rivali come Tesla Model 3 o Hyundai Ioniq 6, soprattutto alla luce della dotazione di serie molto completa, che include nove airbag, sistemi avanzati di assistenza alla guida, climatizzatore bizona con ionizzatore e sedili anteriori riscaldati e ventilati.
Per chi cerca maggiori prestazioni, la gamma propone la Seal Excellence AWD con 530 CV, trazione integrale e dotazioni aggiuntive come l’head-up display e le sospensioni a controllo elettronico, a un prezzo superiore (49.390 euro) ma sempre interessante in rapporto a quanto offre.