Circuiti Formula 1: ecco quelli aperti ai cittadini da provare con la propria auto

Esistono tantissimi circuiti di Formula 1, in Italia e in Europa, dove si può correre con la propria vettura privata, rispettando le regole vigenti in ogni autodromo

Circuiti Formula 1: ecco quelli aperti ai cittadini da provare con la propria auto
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La Formula 1 è uno sport che scuote gli animi, che incensa la passione, inchiodando milioni di persone davanti agli schermi televisivi e spingendo altrettante migliaia di persone a seguire i piloti nei vari autodromi del fitto calendario. La massima competizione sportiva a quattro ruote (scoperte) ha oltre settant'anni di storia alle spalle e centinaia di piste dove gli eroi del Circus hanno scritto mirabolanti pagine di sport. Chiunque possiede un cuore che batte per queste auto, ha fantasticato almeno per un secondo di essere al volante di queste velocissime monoposto in qualche affascinante tracciato. Oggi, molti circuiti (storici e attuali) aprono i cancelli a tutti per girare in pista con vetture private. Dunque, vediamo quali sono le proposte italiane ed estere più affascinanti.

Circuiti italiani di F1: dove girare con la propria auto

Il capostipite dei circuiti nostrani, il tempio della velocità: Monza. Stabilmente in calendario fin dall'alba dei tempi, il tracciato brianzolo ospita il Gran Premio d'Italia, collocato nei primi giorni di settembre. Quasi 5,8 chilometri di asfalto, pensati per esaltare le doti velocistiche di un'automobile. Questa pista toglie il fiato ed è un'attrazione aperta al pubblico in alcune specifiche giornate dell'anno.

L'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, un tempo ha ospitato il grand prix di San Marino, quello d'Europa e attualmente è nel calendario per rappresentare l'Emilia-Romagna e il made in Italy. Teatro di incredibili battaglie e di eventi storici che hanno stravolto la storia di questo sport, il circuito di Imola è una pietra miliare coi suoi 4,9 chilometri di sali e scendi tecnici e spietati. Guidare da privato qui ti fa sentire come Lewis Hamilton, detentore del giro più veloce della storia, siglato nel 2020.

Si può scendere in pista anche al Mugello, che è stato nel calendario di Formula 1 soltanto in un'occasione, nel 2020. Qui la Ferrari ha corso con una speciale livrea, per i suoi 1000 GP. L'autodromo è la casa del Cavallino e le sue curve veloci, tecniche esaltanto la guida e le emozioni.

Un'esperienza all'estero

Non solo l'Italia offre agli appassionati la possibilità di correre in fantastici autodromi protagonisti della Formula 1 di ieri e di oggi. In Europa sono tantissime le opportunità, si va dal famosissimo Nurburgring Nordschleife, "l'inferno verde", considerata la pista più estrema al mondo, nella quale Niki Lauda è rimasto gravemente ferito (e ustionato) nel 1976, ad Hockenheim, altro avamposto del passato ma ricco di fascino. Spostandoci in Francia, esiste la possibilità di guidare con la propria vettura sullo storico autodromo di Dijon o sull'altrettanto affascinante Magny Cours, un tempo grand prix di Francia.

Nurburgring

In Austria si può provare a sfrecciare sui cordoli di Spielberg, nel noto Red Bull Ring, mentre in Spagna ci si può mettere nei panni di Fernando Alonso a Barcellona, al Montmeló, quest'anno vinto da Max Verstappen. E se qualcuno volesse sfrecciare a tutta velocità nel fortino del campione del mondo in carica, a Zandvoort (in Olanda), può benissimo farlo con la propria autovettura. Per chi ama i rettilinei a perdifiato, le salite e le discese, allora c'è la possibilità di accedere alla pista di Portimao, in Portogallo, teatro della F1 nel 2020.

Infine, si può schiacciare il pedale dell'acceleratore anche a Spa-Francorchamps, nelle Ardenne del Belgio, una delle piste più esaltanti e amate di questo sport.

Regole da seguire

Ovviamente per accedere ai trackday bisogna rispettare delle regole, che di solito sono così composte:

  • Briefing tecnico per i partecipanti prima dell'inizio, in cui si illustrano le caratteristiche del circuito e si danno suggerimenti su come affrontare curve e rettilinei, ricordando le norme di sicurezza in caso di avaria o incidente, con un delle "bandiere di segnalazione";
  • I gruppi: in caso di eventi con molti partecipanti il numero massimo di auto presenti simultaneamente in pista è sempre prestabilito;
  • Nome di velocità: solitamente non esistono limiti, oltre a quelli da rispettare in pit-lane o in caso di segnalazione da parte dei Commissari di pista.
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