
È lei la star. La DBX S, con i suoi 727 cavalli e una voce roca e aristocratica, è arrivata in Italia con la sicurezza di chi sa di poter riscrivere le regole. Ha scelto Bologna per il suo debutto nazionale, e non una Bologna qualsiasi: quella elegante e raffinata del nuovo showroom Aston Martin, inaugurato da Stefauto 1952 nel cuore pulsante della Motor Valley.
Più che un SUV, la DBX S è una dichiarazione d’intenti. Un concentrato di tecnica, stile e presenza scenica capace di imporsi su ogni terreno e in ogni contesto, dalla via del centro alla salita del passo. Il motore V8 biturbo da 4.0 litri ha numeri da supercar, ma è la maniera in cui li eroga a fare la differenza: fluida, progressiva, regale. Ogni accelerazione è un colpo di teatro, ogni curva una coreografia tra telaio attivo, trazione integrale intelligente e sospensioni adattive.
Il pubblico dell’inaugurazione, fatto di appassionati, collezionisti e volti noti del mondo automobilistico, ha potuto ammirarla da vicino nel suo abito migliore, esposta come un'opera d'arte tra le vetrine dello showroom più esclusivo dell’Emilia. Non mancava nulla: gli interni sontuosi, il profilo scolpito, la firma luminosa inconfondibile. E quel dettaglio in più che solo Aston Martin sa dare, come un profumo raro o un taglio sartoriale su misura.
Non sorprenderebbe vederla uscire da un hangar segreto, mentre James Bond – rigorosamente in smoking – ne impugna il volante prima di un inseguimento mozzafiato tra ghiaccio e fumo. Perché se le DB5 e le DBS hanno fatto la storia del cinema, questa DBX S potrebbe tranquillamente farne parte: stessa classe, stessa grinta, ma con spazio per l’equipaggiamento da missione.
La DBX S è stata affiancata da modelli altrettanto affascinanti: la DB12 Super Tourer, la sportiva Vantage, la rara Valiant personalizzata dal programma “Q by Aston Martin”. E poi lei, la Valhalla, supercar ibrida a motore centrale, promessa di futuro e leggenda in divenire.
A fare gli onori di casa Francesca Stefanelli, presidente di Aston Martin Bologna, che ha accolto anche Marek Reichman, il mago del design della casa britannica, venuto a suggellare un’apertura carica di significato.
Ma questa, lo sanno tutti, è stata la sera della DBX S. Un SUV che parla il linguaggio delle granturismo, ma con voce piena, possente, irresistibilmente britannica. E da oggi, anche un po’ bolognese.