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Gilles Vidal, il designer con gli artigli di tigre

Gilles Vidal è uno dei designer e progettisti più influenti dei tempi moderni, dopo aver lasciato il segno in Peugeot è pronto a scrivere il futuro di Renault

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Una scuola moderna che per le forme delle auto si ispira al mondo animale dalla preistoria al presente. Il focus sempre ben puntato sui predatori, specialmente quelli felini, con gli artigli feroci in bella vista. Gilles Vidal non poteva che salire a capo dello stile di un marchio come Peugeot, che fa del leone il suo simbolo per definizione. Questo è il destino accorso al cinquantenne francese che attualmente lavora per Renault ma che per un quarto di secolo è stato al servizio di Peugeot, dirigendo il suo centro stile per una decina d'anni. La sua impronta ha cambiato radicalmente l'immagine delle goffe francesi, trasformandole in vetture carismatiche e ferine, come un vero re della Savana. Il suo compito nell'automotive, comunque, non è di certo finito.

Dalla laurea a PSA

Gilles Vidal nasce ad Aurilliac, località della Francia centrale, nell'ottobre del 1972. Crescendo intuisce che la sua strada non può che portare verso la sperimentazione delle forme delle auto, che prima passano inevitabilmente da un pezzo di carta, dove la sua matita disegna tracce fluide e scolpite allo stesso tempo. Dopo essersi laureato all'Art Center College of Design di Vevey (Svizzera), nel 1996 comincia la sua carriera al cospetto del Double Chevron, in quella Citroën all'epoca comandata da Jean-Pierre Ploué. Qui si occupa del restyling del Berlingo e della versione S1600 da rally della Saxo.

La nuova Peugeot 508, a sinistra, è esposta in questi giorni al Salone «Mondial» dell'auto, a Parigi. Il modello monta un nuovo propulsore Euro 6: l'1.6 Thp 165 Stop&Start, associato a un 6 marce meccanico o al nuovo cambio automatico a 6 r

Le porte dello stile di PSA si schiudono sempre più per Vidal che, passo passo, guadagna fiducia e stima. Nel 2009 diventa supervisore dello stile dei marchi Citroen e Peugeot, oltre che responsabile delle concept car del Leone, restando vigile nella formazione dei prototipi BB1 e SR1. Quando il calendario segna gennaio 2010, Jean-Pierre Ploué lo nomina responsabile dello stile Peugeot e in pochi mesi Vidal porta avanti una proficua rivoluzione. Le sue auto trasmettono seduzione con silhouette dinamiche e sinuose, ma sempre eleganti. Quando sulle macchine di serie si affacciano le luci LED, Vidal conferisce a questi tagli di chiarore la forma di artigli o zanne, come quelle di una tigre dai denti a sciabola. Durante il suo regno, la Peugeot introduce sul mercato la 208, la 308, la 5008 e la 508, tutte quante contraddistinte da un design che pulsa dell'estro di Vidal e della sua visione delle quattro ruote moderne. Il mercato gli darà ampiamente ragione. Sul finire del 2020, però, Gilles accetta un'altra sfida che non lo porta lontano dall'Esagono transalpino, infatti il nuovo contratto è con la Renault.

Vidal alla Renault per il futuro

Vidal prende in consegna la nuova sfida ed entra a far parte del team di design della Régié sotto la direzione di Laurens van den Acker. Nel gennaio 2021 arriva in scena la sua prima creatura con l'effige della Losanga, una concept car chiamata Renault 5 Prototype. L'auto ha i connotati di un veicolo moderno ma si ispira in modo prepotente alla R5 del passato, abbiando al bacio gli elementi vintage con la contemporaneità. I suoi ultimi lavori, targati 2023, hanno avuto come soggetto principale la concept car Renault Scenic Vision e il restyling della Clio.

Renault Clio

A proposito di quest'ultimo, un lavoro durato due anni, ha detto: "Alla gente piacciono tante cose nuove e di impatto visivo perché, in una società dove tutto sta accelerando, le persone si stancano molto velocemente e quindi fare lo stesso disegno due volte, secondo me diventa molto pericoloso, devi reinventarti tutte le volte. La Clio è stata, quindi, un esercizio speciale perché non abbiamo dovuto rifare tutta la macchina ma mantenere armonia e omogeneità andando comunque molto lontano nelle modifiche. Il che è stato molto stimolante ed eccitante". Ovviamente bisogna essere audaci e saper mettersi in gioco per ottenere qualcosa dalla dure legge del mercato: "Più rischi corriamo, più siamo sicuri di essere in pista una volta uscita la macchina e soprattutto di saper resistere al tempo, perché un restyling durerà circa quattro anni, che non è niente. È anche lungo rispetto alla velocità con cui cambiano gli smartphone o la moda... Per me devi mettercela tutta, non avevo timori al riguardo".

Nel cassetto dei lavori di Vidal ci sono ancora tante sorprese, che presto lui e Renault sveleranno al mondo per scrivere un nuovo capitolo nel grande libro delle auto.

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