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L’Opel Corsa B compie 30 anni, i segreti della citycar che non vuole invecchiare

La seconda generazione della citycar tedesca venduta dal 1993 al 2000 spicca per le sue qualità poliedriche

 L’Opel Corsa B compie 30 anni, i segreti della citycar che non vuole invecchiare

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Da oltre 40 anni l’Opel Corsa è una delle citycar più gettonate d’Europa: nata nell’ormai lontano 1982, la piccola tedesca è stata venduta in oltre 14,5 milioni di unità distribuite nei vari mercati internazionali. Nonostante il successo ottenuto dalla prima generazione, non tutti si aspettavano che la seconda serie, lanciata esattamente 30 anni fa (1993), ruscisse a bissare i precedenti risultati commerciali.

Conosciuta con il nome di Opel Corsa B, questa seconda generazione della citycar teutonica restò sulla cresta dell’onda fino al 2000, inanellando record di vendita grazie a contenuti tecnici di primo livello e a uno stile particolarmente riuscito che ancora oggi la rende attuale e attraente.

Corsa B, la citycar dagli occhi a mandorla

Declinata nelle varianti di carrozzeria a 3 porte, 5 porte e station wagon, l’Opel Corsa B sfoggia linee morbide e sinuose, frutto del team di designer guidati da Hideo Kodama. Quest’ultimo rivoluzionò il design della prima generazione della Corsa, abbandonando lo stile squadrato della vettura per abbracciare forme arrotondate e “gentili”. Il frontale si distingue per i tipici proiettori anteriori che ricordano degli “occhi a mandorla” il tutto impreziosito da contorni armoniosi che vantano anche un effetto pratico, ovvero quello di ottimizzare l'aerodinamica e ridurre di conseguenza anche il consumo di carburante.

Spazio e dimensioni

La variante a tre porte sfoggiava inoltre un design più sportivo, mentre quella a cinque portiere poteva contare su un portellone verticale. La parte posteriore era più spaziosa per i passeggeri della seconda fila e il volume del bagagliaio aumentava fino a un massimo di 1.150 litri. Grazie al suo stile, la Corsa B ebbe molto successo anche tra il pubblico femminile che apprezzava molto lo charme di questa vettura.

opel corsa

Rispetto alla versione che sostituiva, la seconda generazione della Corsa cresce di 10 centimetri, fino ad arrivare a quasi 3,73 metri di lunghezza. Il passo più lungo e gli sbalzi della carrozzeria estremamente ridotti avevano incrementato di molto l’abitabilità, senza eccedere nelle dimensioni esterne.

Sicurezza al top

La Corsa B era una vettura estremamente sicura per l’epoca, grazie ad una rigidità torsionale della carrozzeria era stata aumentata del 40% rispetto al modello precedente. Inoltre, per la prima volta in un’auto di questo segmento, troviamo di serie doppie travi antintrusione in acciaio nelle portiere, che garantivano un’elevata protezione in caso di impatto laterale. Non mancano inoltre tenditori meccanici delle cinture di sicurezza, con queste ultime che risultano anche regolabili in altezza nella parte anteriore e posteriore.

Allestimenti e motori

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La Opel Corsa B è stata declinata in cinque livelli di equipaggiamento: Eco a Swing, da Joy a Sport e la sportiva versione GSi. Equipaggiata con uno scattante motore a benzina 16 valvole, la Corsa GSi era in grado di scattare da zero a 100 km/h in 9,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 195 km/h. La guida sportiva era inoltre coadiuvata dall’so di un telaio sportivo e ammortizzatori a gas, all’interno spiccavano invece o sedili sportivi e il volante rivestito in pelle dal gusto “racing”.

Una motorizzazione decisamente più tranquilla era invece quella a benzina 1,2 litri da 45 CV, capace di soddisfare già nel 1993 le norme sulle emissioni entrate in vigore solo tre anni dopo, mentre il consumo medio era di appena 4,66 l/100 km.

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