Scure di Trump sul Canada: dazi al 35%. Regge l'accordo con l'Ue al 15%

Il presidente Usa firma un ordine esecutivo che impone nuovi dazi: per l’Ue confermata tariffa al 15% dal 7 agosto. Aumenti anche per Canada (35%) e altri Paesi, fino al 41% contro la Siria

Diretta Scure di Trump sul Canada: dazi al 35%. Regge l'accordo con l'Ue al 15%
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Donald Trump torna a usare lo strumento dei dazi per ricalibrare i rapporti commerciali degli Stati Uniti.

Con un ordine esecutivo firmato il 1° agosto, il presidente impone nuove tariffe su scala globale: si va dal 10% al 41%, con l’Unione europea colpita da un dazio del 15% a partire dal 7 agosto. Le misure rientrano nell’accordo negoziato in Scozia nei giorni scorsi. Stretta anche sul Canada, con l’aumento dei dazi dal 25% al 35%. L’amministrazione parla di "risposta necessaria" a pratiche scorrette.

Trump: "Ho sentito che l'India non acquisterà più petrolio russo"

Donald Trump ha detto di aver sentito che l'India non comprerà più petrolio dalla Russia, dopo che ha imposto dazi al 25% a New Delhi e minacciato una 'penalty' per l'acquisto di petrolio russo.

Piantedosi: "Von der Leyen aveva compito improbo"

Sul fronte dei dazi, "von der Leyen aveva un compito improbo, molto difficile. Dal punto di vista concettuale sicuramente questi accordi non sono positivi, il libero mercato è sempre la condizione migliore per lo sviluppo dei popoli. Sono contrario concettualmente ma non voglio dire che la von der Leyen abbia sbagliato. Opporre dei contro dazi non allevia la situazione ma il giudizio lo daranno i numeri e i conti. Voglio essere ottimista, l'economia è un fiume carsico". Lo ha detto, intervenendo alla festa della Lega Romagna, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Proteste in Brasile per i dazi, bruciate effigi di Trump e Bolsonaro

Manifestazioni si sono registrate in molte città brasiliane, come San Paolo e Brasilia, per esprimere rabbia contro i dazi al 50% imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al Brasile. Lo riporta Al Jazeera. I manifestanti sostengono che Trump abbia imposto al paese dazi salati, "i più alti del mondo", in risposta all'incriminazione dell'ex presidente, Jair Bolsonaro, e alleato del tycoon, a processo per il presunto tentato colpo di stato del 2022, dopo aver perso le elezioni in Brasile. Alcuni manifestanti si sono radunati fuori dal consolato statunitense e hanno bruciato alcuni cartelli raffiguranti i volti di Trump e Bolsonaro. Sotto attacco da parte dell'amministrazione statunitense e raggiunto da sanzioni c'è anche il giudice della Corte Suprema del Brasile, Alexandre de Moraes, che sta presiedendo il processo contro l'ex presidente Bolsonaro. Il magistrato ha dichiarato che "ignorerà" le sanzioni imposte dall'amministrazione americana. Trump lo aveva accusato di "assumere il ruolo di giudice e giuria in una caccia alle streghe illegale contro cittadini e aziende statunitensi e brasiliane", nel processo a Bolsonaro. Il 9 luglio scorso, Trump aveva annunciato l'intenzione di aumentare al 50% la tassa sulle importazioni di prodotti brasiliani, "in risposta a una serie di denunce politiche".

Trump: "Dati sull'occupazione truccati, volevano danneggiarmi"

"A mio parere, i dati sull'occupazione di oggi sono stati truccati per mettere in cattiva luce i Repubblicani, e me stesso". Lo scrive in un post su Truth Donald Trump, dopo avere annunciato in un precedente post di avere dato ordine di licenziare "immediatamente" Erika McEntarfer, commissario del Bureau of Labor Statistics, accusata di avere manipolato i rapporti mensili sull'occupazione per "scopi politici". "Jerome 'Too Latè Powell non è migliore! Ma la buona notizia è che il nostro Paese sta andando alla grande!", scrive tra l'altro il presidente Usa, utilizzando il consueto appellativo per il presidente della Fed, Jerome Powell.

Tajani: "Banca centrale dovrebbe ridurre il costo del denaro"

"Questo è il miglior accordo che l'Europa potesse fare con gli Stati Uniti. Ciò non significa che sia positivo, perché quello positivo sarebbe a zero dazi. Ma è un accordo quadro, c'è ancora molto da lavorare, molto da battersi a Bruxelles e con Bruxelles per trovare un accordo. C'è poi un altro tema ancora da vedere, che è quello che mi preoccupa. Il dollaro è ancora troppo debole rispetto all'euro. Questo significa che è più difficile esportare. Io credo che la Banca centrale debba, ma è la mia opinione, ridurre il costo del denaro ancora, siamo al 2%, si può anche arrivare a zero come durante il Covid". A dirlo Antonio Tajani.

La Svizzera punta ad una soluzione negoziata sui dazi

Il governo federale svizzero desidera proseguire i negoziati con l'amministrazione statunitense, che intende imporre una sovrattassa punitiva del 39% sui prodotti svizzeri importati negli Stati Uniti a partire dal 7 agosto. Il Consiglio federale ha rilevato "con grande rammarico" che gli Stati Uniti - nonostante i progressi compiuti nei colloqui bilaterali e "l'atteggiamento molto costruttivo della Svizzera fin dall'inizio" - intendono applicare dazi doganali unilaterali aggiuntivi "di importo considerevole sulle importazioni dalla Svizzera", ha dichiarato un portavoce del ministero delle Finanze all'agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats.

Milano peggiora ancora, Ftse Mib -2,18%

Dopo l'apertura negativa dei listini statunitensi si approfondisce il rosso di seduta per la Borsa italiana, con l'indice Ftse Mib che cede attualmente il 2,81% a 39.837,17. Sull'andamento del listino pesa il netto calo dei titoli bancari, da Fineco (-5,82%) a Intesa Sanapolo (-5,4%), da Bper (-4,15%) a Unicredit (-3,64%). Giù anche Siapem (-4,56%). Sul fronte rialzi si segnala il +7,76% di Campari dopo i risultati semestrali presentati dalla società, bene anche Diasorin (+1,38%), Inwit (+1,16%) e Recordati (+0,6%).

Carney punta al "buy made in Canada" per contrastare i dazi

Il premier di Ottawa Mark Carney punta anche sul "buy made in Canada" per reagire agli alti dazi imposti da Donald Trump, sostenendo che i canadesi saranno i loro "migliori clienti". "Possiamo dare a noi stessi più di quanto qualsiasi governo straniero possa mai togliere, costruendo con i lavoratori canadesi e utilizzando le risorse canadesi a beneficio di tutti i canadesi", ha detto. Carney ha inoltre obiettato all'accusa di Trump sulla mancata collaborazione nel "limitare l'attuale flusso di fentanyl e altre droghe illecite", ricordando gli sforzi di Ottawa per reprimere il fenomeno e aumentare la sicurezza alle frontiere. "Il Canada rappresenta solo l'1% delle importazioni di fentanyl dagli Stati Uniti e sta lavorando intensamente per ridurre ulteriormente questi volumi", ha affermato.

Wall Street apre in netto calo dopo i dazi

Apertura in forte calo per la Borsa statunitense, con Wall Street che accusa da un lato l'annuncio di Donald Trump relativo ai dazi imposti all'Ue e a decine di altri Paesi - che entreranno in vigore il prossimo 7 agosto - e dall'altro i nuovi dati sul mercato del lavoro Usa, che vedono la disoccupazione in lieve risalita al 4,2%. L'indice Dow Jones segna -1% in avvio a 43.613,58 punti, mentre il Nasdaq cede l'1,4% a 20.819,88 punti. L'indice S&P 500 lascia sul terreno invece in avvio l'1,05%% a 6.271,52 punti.

Brasilia vuole trattare sui dazi, non pensa alle ritorsioni

La presidenza brasiliana è orientata ad insistere sui negoziati con l'amministrazione di Donald Trump sui dazi. Sebbene le misure di ritorsione non siano completamente escluse, vengono trattate in secondo piano, poiché l'aspettativa è quella di riuscire a ottenere condizioni migliori per i settori colpiti dagli aumenti, pari a circa il 35,9% dei prodotti. Nell'ordine di applicazione dei dazi al 50% per il Brasile, ci sono centinaia di eccezioni su prodotti strategici, come il succo d'arancia e gli aerei. E circa il 45% degli articoli esportati sul mercato americano è stato escluso. Washington ha inoltre stabilito che la misura entri in vigore tra sette giorni, e non venerdì, concedendo, in pratica, più tempo per negoziare condizioni più favorevoli per i prodotti che non sono sfuggiti all'aumento dei dazi, come caffè, carne e pesce.

Dazi del 15% per ora non sulle auto, esenzioni in stand-by

L'ordine esecutivo degli Usa sul 15%, a quanto si apprende, non attua ancora gli altri elementi dell'accordo Ue-Usa, in particolare l'impegno a ridurre le tariffe statunitensi di cui alla Sezione 232 sulle automobili e sui componenti automobilistici a un tasso massimo del 15%, né prevede il trattamento specifico concordato per alcuni prodotti strategici, come gli aerei. La nuova tariffa del 15% si attuerà a partire dall'8 agosto. Per le merci già in transito o immagazzinate per il consumo prima dell'8 agosto, si applicherà la aliquota tariffaria precedente (10% + aliquota della Nazione più favorita) fino al 5 ottobre 2025.

Borsa: Milano peggiora (-2%) con l'Europa, paura per dazi

Piazza Affari si porta su nuovi minimi a metà seduta con le perdite dell'indice Ftse Mib che arrivano a sfiorare il 2%, in un contesto di forti vendite su tutto l'azionario, con gli investitori preoccupati delle ricadute sulla crescita dei dazi annunciati da Trump. Parigi cede il 2,2%, Francoforte l'1,8%, Londra lo 0,6% mentre a New York i future sul Nasdaq cedono l'1,4% e quelli sull'S&P 500 l'1,2%. Le vendite colpiscono quasi tutto il listino milanese con in testa Fineco (-4,2%), Pirelli (-3,9%), Ferrari (-3,7%) e Intesa (-3,3%).

Premier Canada, deluso da dazi Usa al 35%, collaboriamo su fentanyl

Il premier canadese Mark Carney si è detto "deluso" dal fatto che il presidente Usa Donald Trump abbia aumentato i dazi per il Canada dal 25% al 35%. Il leader in un comunicato pubblicato su X, ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno giustificato una tale aliquota sulla base del flusso transfrontaliero di fentanyl, ma ha ricordato che "il Canada rappresenta solo l'1% delle importazioni di fentanyl degli Stati Uniti" e che ha "lavorato intensamente per ridurre ulteriormente questi volumi". "Continueremo a collaborare con gli Stati Uniti per fermare il flagello del fentanyl e salvare vite umane in entrambi i nostri paesi", ha rimarcato.

I nuovi super dazi Usa agitano i listini

I nuovi dazi annunciati dal presidente americano pesano sulle Borse Europee, che aprono con sostenute perdite. Milano cede così l'1%, nonostante lo sprint di Campari, e sono su un livello simile anche Francoforte (-1,16%), Parigi (-0,9%). Contengono invece le perdite Madrid (-0,5%), Amsterdam (-0,6%) e Londra (-0,5%). Non non bastano quindi le trimestrali sopra le attese di Amazon e Apple da Oltreoceano a rassicurare gli investitori, che guardano alle tariffe tra il 15 al 50 per cento entreranno in vigore dal 7 agosto per 70 Paesi (l'Ue ha visto la conferma del 15%), oltre ai dazi al 35% che colpiranno le merci prodotte in Canada, Paese che non è riuscito a trovare un accordo con il tycoon. I riflettori saranno poi puntati anche sul fronte macro, con una serie di dati sui Pmi europei e sull'inflazione nell'Ue, mentre negli Usa sono attesi dati sul mercato del lavoro e sull'andamento dei prezzi. In un listino milanese dove prevalgono le vendite a tenere banco sono ancora le trimestrali. Proprio in scia ai conti, sul Ftse Mib svetta Campari, che inizialmente non è riuscito a fare prezzo, e ora scambia in rialzo del 8,7%. Sul fronte opposto, mette a segno cali per il 3,5% Fineco, seguita in coda da Pirelli (-2,8%), dopo i conti della vigilia. E' debole poi Enel (-1,4%), anch'essa reduce dai conti. Sul valutario, l'euro viaggia a 1,1430 dollari (1,1447 ieri in chiusura), con il biglietto verde che tiene nonostante le novità dal punto di vista commerciale. Il cross tra dollaro/yen si attesta invece a 150,50 (150,44), mentre l'euro/yen a 172,04 (da 172,18). -1,3% per il bitcoin che si attesta a 115.003 dollari. Sul fronte energetico, scende petrolio con il Brent a 71,6 dollari al barile (-1,2%) e il Wti a 69,2 dollari (-0,1%). Giù anche i contratti del gas, a 34,7 euro al megawattora (-1,7%) sul Ttf di Amsterdam.

Borsa: Asia debole, giù il franco svizzero per i dazi

I listini asiatici segnano una seduta debole anche per i timori legati ai dazi imposti da Donald Trump in tutto il mondo. L'ultimo a farne le spese è la Svizzera con tariffe al 39% dove crolla il franco rispetto al dollaro che intanto si assesta rispetto all'euro dopo la corsa dei giorni scorsi. In giornata gli investitori guardano, dopo la prima tornata di trimestrali dei big tech alcune delle quali deludenti, ai dati del lavoro Usa. Tokyo ha perso lo 0,7% appesantita dalla revisione della guidance di Tokyo Electron (-18%). Male Seul (-3,88%) dove sono scesi i titoli dell'elettronica come Samsung (-3,5%). A seduta ancora in corso Hong Kong cede lo 0,5%, limitano le perdite gli altri listini cinesi di Shanghai (-0,4%) e Shenzhen (-0,04%).

Pesano i nuovi dazi di Trump, Europa verso avvio in rosso

Le Borse europee (future sull'Euro Stoxx -0,8%) si preparano a un'apertura in territorio negativo, proseguendo la debolezza della vigilia, nonostante le sorprese positive provenienti da Oltreoceano con i conti sopra le attese di Amazon ed Apple. Ad alimentare il nervosismo è l'annuncio da parte del presidente americano Donald Trump di dazi più severi, a partire dal 7 agosto, per decine di Paesi e l'entrata in vigore delle tariffe al 35% sul Canada, che non è riuscito a trovare un accordo con la Casa Bianca (mentre per l'Ue è stato confermato il 15%). In questo contesto, i contratti sul Ftse Mib di Milano in calo dello 0,4%, mentre si muovono in negativo anche quelli su Parigi (-0,5%), Francoforte (-0,7%) Madrid (-0,4%), e Amsterdam (-0,4%). I future su Londra si aggirano invece intorno alla parità. Nel frattempo sono in calo anche le Piazze Asiatiche, con quelle cinesi che registrano la frenataa sorpresa del Pmi Caixin a luglio. Debole anche il Nikkei di Tokyo a -0,6%. Sul fronte macro, la giornata di oggi sarà ricca di dati sul fronte macro con diversi Pmi nell'Eurozona e l'inflazione Ue di luglio, che dovrebbe confermarsi sui livelli del mese precedente. Nel pomeriggio sarà poi il turno dell'inflazione Usa e sul rapporto sul mercato del lavoro, che fornirà indicazioni cruciali alla Fed per definire le sue prossime mosse. Sull'azionario, tengono invece ancora banco le trimestrali con quelle di Pirelli, Enel e Campari, tra le altre, arrivate ieri in serata. Sul valutario, l'euro viaggia a 1,1435 dollari (1,1447 ieri in chiusura). Il cross tra dollaro/yen si attesta invece a 150,48 (150,44), mentre l'euro/yen a 172,06 (da 172,18). -1% per il bitcoin che si attesta a 115.352 dollari. Sul fronte energetico, contrastato petrolio con il Brent a 71,8 dollari al barile (-1%) e il Wti a 68,3 dollari (+0,2%). Poco poco mossi i contratti del gas, a 35,15 euro al megawattora (-0,36%) sul Ttf di Amsterdam.

Trump, nuovi accordi possibili, incasseremo centinaia miliardi dollari

Il presidente Usa, Donald Trump, ha elogiato i nuovi dazi ai partner commerciali globali in vigore dal 7 agosto e in un'intervista telefonica alla Nbc ha detto che va "molto bene, molto liscio". L'inquilino della Casa Bianca ha aggiunto che la sua porta sarà sempre aperta a offerte convincenti: "Ciò non significa che non arriverà qualcuno tra quattro settimane e dirà che possiamo raggiungere un accordo". E poi ha sottolineato: "Incasseremo centinaia di miliardi di dollari, e molto rapidamente". Alla domanda poi se fosse preoccupato per eventuali aumenti nei prezzi dei beni importati, l'inquilino della Casa Bianca ha risposto: "L'unico prezzo che è aumentato è quello delle centinaia di miliardi di dollari in arrivo".

Taiwan: Lai, accordo con gli Usa su dazi al 20 per cento "temporaneo", trattative ancora in corso

Il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha affermato oggi che il dazio del 20 per cento imposto dagli Stati Uniti alle esportazioni dell'isola nell'ambito dell'accordo raggiunto tra Taipei e Washington è solo una misura "temporanea", e che le due parti stanno ancora negoziando un dazio più basso, nonostante il presidente Donald Trump abbia ribadito che non ci saranno proroghe alla scadenza dei negoziati. Lai ha scritto sulla piattaforma sociale Facebook che Taipei e Washington stanno ancora discutendo di cooperazione nella filiera produttiva e di questioni legate alla Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, che consente al presidente Usadi limitare le importazioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale. Durante una conferenza stampa a metà giornata, Lai ha ribadito che "il 20 per cento non è mai stato l'obiettivo negoziale di Taiwan", e ha aggiunto che i negoziati "continueranno a puntare a una tariffa più favorevole e ragionevole. Il governo statunitense ha espresso la volontà di negoziare con Taiwan e ha concluso i negoziati tecnici, ma la riunione conclusiva non si è ancora tenuta e l'aliquota finale non è stata definita".

Trump conferma dazi al 15% per l'Ue

Confermato l'accordo tra Usa e Unione europea sui dazi raggiunto in Scozia nei giorni scorsi. Nell'ordine esecutivo firmato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è inclusa l'Ue con tariffe al 15% in vigore dal 7 agosto.

Nuove tariffe Usa in vigore da 7 agosto, 39% a Svizzera e 15% Israele

Il presidente Usa, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che impone nuovi dazi su un'ampia gamma di partner commerciali degli Stati Uniti, con entrata in vigore il 7 agosto. Tra gli altri Paesi, Taiwan avrà tariffe fissate al 20%, il Pakistan al 19%, Israele, Islanda, Norvegia, Figi, Ghana, Guyana ed Ecuador saranno tra i Paesi con dazi doganali del 15% e la Svizzera al 39%. E, dopo la minaccia alla nazione africana del Lesotho di tariffe al 50%, è stato stabilito che le merci del Paese saranno 'tassatè al 15%

Dollaro ai massimi da tre anni per effetto delle politiche tariffarie di Trump

Il dollaro si avvia a chiudere la sua settimana migliore da quasi tre anni nei confronti delle principali valute mondiali, sostenuto oggi dal nuovo pacchetto di dazi annunciato dal presidente statunitense Donald Trump contro decine di partner commerciali. Lo yen ha toccato il minimo da quattro mesi sul biglietto verde, prolungando il calo di ieri dopo che la Banca del Giappone ha escluso un imminente rialzo dei tassi d'interesse. Tra i movimenti legati al commercio, il dollaro ha guadagnato terreno anche sul franco svizzero dopo che Washington ha fissato un dazio del 39 per cento sulle importazioni elvetiche, rispetto al 31 per cento inizialmente ipotizzato. Il dollaro canadese è sceso ai minimi da oltre due mesi, per effetto del dazio del 35 per cento annunciato da Trump nei confronti elle merci canadesi. L'euro resta vicino ai minimi da quasi due mesi, penalizzato da quello che i mercati giudicano un accordo commerciale sbilanciato con gli Stati Uniti

Nuovi dazi Usa entreranno in vigore il 7 agosto

I nuovi dazi implementati oggi da Donald Trump con un ordine esecutivo, non sembrano entrare in vigore prima 7 agosto. Fino ad allora, i dazi rimarranno ai livelli attuali. Lo riferisce il New York Times citando fonti della Casa Bianca. Inoltre, le nuove tariffe doganali sulle merci spedite via nave non saranno modificate prima del 5 ottobre 2025.

Trump impone nuovi dazi dal 10 al 41%

Nell'ordine esecutivo firmato da Donald Trump per imporre nuove dazi a decine di Paesi si va da un minimo del 10% ad un massimo del 41% contro la Siria

Trump aumenta tariffe Canada dal 25% al 35%

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con il quale viene disposto l'aumento dei dazi per il Canada dal 25% al 35%, dichiara la Casa Bianca in una nota. L'aumento dei dazi entrerà in vigore allo scoccare della mezzanotte negli Stati Uniti. Trump ha aumentato i dazi "in risposta alla continua inazione e alle ritorsioni del Canada". Le merci conformi all'accordo Stati Uniti-Messico-Canada non sarebbero soggette a tale aumento, ha affermato la Casa Bianca.

Apple: "I dazi di Trump ci costeranno un miliardo di dollari"

L'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha dichiarato che i dazi imposti da Donald Trump dovrebbero costare all'azienda 1,1 miliardi di dollari nel trimestre. "Supponendo che le attuali tariffe non cambino per il resto del trimestre e che non ne vengano aggiunte di nuove stimiamo che l'impatto aggraverà i nostri costi di circa 1,1 miliardi di dollari", ha dichiarato Cook. Questo si aggiungerà ai circa 800 milioni di dollari che i dazi sono costati al gigante della Silicon Valley nel trimestre appena concluso, hanno dichiarato i dirigenti Apple in una conference call con gli analisti.

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