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Lamborghini e i suoi gioielli alla 40esima edizione di Auto e Moto d'Epoca

Il Polo Storico di Lamborghini mostra alla rassegna di Bologna la Countach LP 400, telaio 001, e una Espada in fase di restauro completo proveniente dal Giappone

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Auto e Moto d'Epoca, la più importante rassegna d'Europa dedicata alle storiche a quattro e due ruote, è giunta alla sua quarantesima edizione, effettuando un cambio di location importante. Infatti, la kermesse si è spostata da Padova a Bologna, in quello che una volta era il tempio del "Motor Show". Giocando praticamente in casa, Lamborghini non poteva assolutamente mancare, così ha allestito uno stand al padiglione 32, allo spazio espositivo A16, con alcuni gioielli che faranno la felicità di tutti gli appassionati di motori: la Countach LP 400 telaio numero 1 e una Espada del 1972 nuda e cruda, pronta a essere restaurata per destinarla a un cliente del Giappone. Le due perle sono visibili fino al 29 ottobre.

Il Polo Storico di Lamborghini presente per la prima volta

Ad Auto e Moto d'Epoca è un esordio eccezionale per il Polo Storico di Lamborghini, reparto inaugurato nel 2015 che ha lo scopo di curare l'identità storica del Marchio attraverso la gestione e lo studio dell’archivio aziendale, il restauro, la certificazione delle Lamborghini classiche, fino alla Diablo (inclusa), e l’organizzazione di eventi dedicati ai collezionisti del Brand. “Per la prima volta Automobili Lamborghini, rappresentata dal Polo Storico, partecipa ufficialmente all’evento, all’interno dell’area dedicata alla Motor Valley” ha dichiarato Alessandro Farmeschi, After Sales Director di Automobili Lamborghini. “Allo stand di Bologna, presentiamo due vetture simbolo dei servizi di preservazione del patrimonio storico aziendale e di restauro del Polo Storico: la prima Countach, la LP 400 normalmente esposta presso il Museo di Sant’Agata Bolognese, e un’Espada Serie 3 di un appassionato giapponese attualmente in piena fase di restauro”.

La prima Countach LP 400

I fili della storia della Lamborghini Countach vengono riavvolti fino al 15 marzo del 1973, cinquant'anni fa, quando veniva esposta la prima LP400, con il numero di telaio 1120001, al Salone di Ginevra. Alla rassegna elvetica la supercar di Sant'Agata Bolognaese si mostrava in un'affascinante livrea di colore rosso, mentre dopo veniva utilizzata per numerosi collaudi e prove di sviluppo, compreso un famoso servizio fotografico, apparso in una delle principali riviste inglesi del periodo, con il capo collaudatore Bob Walace che la guidava verso la fabbrica emiliana. Nel settembre del 1973 se ne perdono le tracce. Ai saloni successivi compare una LP 400 di colore “Verde Medio”, che molti pensano essere una seconda vettura. La verità sulla Countach 001 emerge solo nel 2003 quando, dalla Svizzera, la LP400 di colore verde viene portata a Sant’Agata Bolognese e, analizzandola nel dettaglio, si scopre che sotto al verde c'è ancora la vernice rossa. Dunque, quella seconda vettura era in realtà la prima e unica Countach LP 400.

Lamborghini

Lamborghin Espada dal Giappone

La Espada è una delle meravigliose gran turismo di fine anni Sessanta, una macchina possente ed elegante, con quattro posti e un glorioso motore 12 cilindri sotto al cofano. Allo stand di Lamborghini è presente la numero di telaio 8824, risalante al 28 settembre del 1972 e consegnata all'allora concessionario del Toro di Milano, per essere successivamente mandata in Giappone al suo primo proprietario. Sotto alle luci di Auto e Moto d'Epoca di Bologna viene presentata in piena fase di lavorazione, in corso presso il Polo Storico, ancora a lamiera nuda e con i segni delle operazioni, in attesa di essere completata e restuita al legittimo proprietario, un collezionista giapponese.

Originariamente di una bellissima combinazione cromatica, bronzo su interni colore senape, fu collaudata l’11 settembre del 1972.

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