
Mentre le Hypercar si preparano a scrivere un nuovo capitolo della leggenda di Le Mans, un’altra sfida si gioca lontano dai riflettori. È quella di Michelin, che sta riscrivendo le regole del motorsport con una visione chiara: trasformare ogni chilometro percorso in pista in un progresso concreto per la mobilità quotidiana.
Pochi giorni fa, sul circuito del Paul Ricard, la casa francese ha riunito tutte le squadre del Mondiale Endurance per una giornata di test cruciale. In condizioni controllate, le vetture della classe regina hanno messo alla prova una nuova generazione di pneumatici: i Michelin Pilot Sport Endurance 2026, progettati per combinare performance e sostenibilità. La loro particolarità? Sono composti al 50% da materiali riciclati e rinnovabili: un traguardo mai raggiunto prima nel motorsport.
I test, svolti con estrema precisione, hanno previsto una sola specifica di mescola (la Medium), montata però su diverse soluzioni costruttive, per valutare grip, usura, tempo di riscaldamento e costanza nel lungo periodo. I piloti non sanno quale gomma stiano usando: ogni set è identificato da una semplice lettera, mentre solo gli ingegneri Michelin ne conoscono le caratteristiche. A loro il compito di raccogliere dati preziosi, non solo per vincere una gara, ma per rivoluzionare l’idea stessa di pneumatico.
Il tracciato di Le Castellet, con curve veloci come la Signes – dove gli pneumatici sono sottoposti a forze laterali superiori a una tonnellata – e lunghi rettilinei, è il banco di prova ideale per simulare le condizioni estreme di Le Mans. Non a caso la Casa francese lo utilizza da anni come centro di sviluppo.
Ma la vera forza di questo progetto non è solo tecnica. È industriale. Le soluzioni testate in pista saranno presto trasferite alla produzione stradale. In particolare alla gamma CrossClimate, la linea quattro stagioni che rappresenta il cuore della strategia Michelin per la mobilità sostenibile di tutti i giorni.
Già oggi, il CrossClimate 2 è uno dei pneumatici più equilibrati in termini di durata, comfort e sicurezza su asciutto e bagnato. E, secondo i dati diffusi dall’azienda, grazie alla qualità delle mescole emette meno particolato rispetto ai prodotti economici. La nuova generazione – CrossClimate 3, disponibile da luglio – introdurrà anche una variante dedicata alle vetture più performanti: CrossClimate 3 Sport. Più evoluti, più durevoli e ancora più sostenibili, questi pneumatici integreranno soluzioni tecniche sviluppate direttamente nel mondo delle Hypercar.
Dietro l’apparente quiete dei box di Le Castellet, dunque, si è giocata una partita che vale molto più del podio. È la corsa verso un futuro in cui le gomme dureranno di più, inquineranno meno, e saranno progettate pensando non solo alla velocità, ma anche all’impatto ambientale.
Ora la scena si sposta a Le Mans. Dove si inseguirà la gloria.