Nel centro design di Polestar a ideare l'auto da sogno

A Göteborg abbiamo impugnato la matita dando forma al progetto della nostra automobile

Nel centro design di Polestar a ideare l'auto da sogno
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Göteborg è un placido avamposto nel cuore dell’operosa Svezia, baciato da una natura ricca e sontuosa nelle sue forme immacolate. Le ordinate strade dell’antica città vengono svegliate dello sferragliamento degli instancabili tram azzurri come il cielo, mentre il freddo mare bacia le sponde dell’attivo porto. Questa è la capitale scandinava dell’automobile ed è impossibile non notarlo, perché i richiami alle gloriose case automobilistiche del Paese sono inequivocabili. A pochi minuti dallo storico centro, si erge una collina sulla quale si espande una struttura magnetica nelle sue forme geometriche così ben definite e rigorose.

Un tempo, questo palazzo era il quartiere generale di Volvo Cars, mentre adesso è il Centro stile di Polestar, il brand nato come costola della stessa Volvo e ora realtà ampiamente riconosciuta a livello globale come portavoce dell’elettrico ad alte performance. Al suo interno veniamo accolti da un ambiente creativo e dinamico, un tempio del minimalismo e dell’algida creatività scandinava. Qui, prendono forma le più moderne Polestar, auto seducenti ed emozionanti, che trasmettono al primo sguardo un’irresistibile voglia di mettersi al volante, per guidare verso mete lontane. In un suggestivo spazio, irradiato dalla flebile ma dolce luce di un sole malaticcio, scopriamo l’attuale gamma del premium brand che ci ha aperto le porte del suo maniero. Restiamo di stucco al cospetto dell’ultima arrivata, la Synergy, una supercar di taglio estremo, con un singolo posto guida che emula quello delle auto di Formula 1, figlia di un contest che ha coinvolto un’infinità di designer a livello mondiale, uniti e spronati dalla Community Polestar nata sul web.

Polestar

Abbiamo la fortuna di poter lavorare anche noi su un’automobile, operando a stretto contatto con uno dei giovani talenti della scuderia Polestar, Mingwei Liu, un altro di coloro che alcuni anni fa ha brillato tramite questo celebre contest, e oggi arruolato in pianta stabile tra le stanze del centro stile di Göteborg. Non è semplice creare da zero un’auto di nuova fattura, ma essendo in Svezia ed esistendo un legame – quasi – di sangue tra Volvo e Polestar, pensiamo che sia una buona idea provare a sviluppare una solida station wagon da famiglia che strizzi l’occhio al passato, ma che sappia al contempo cavalcare al meglio il presente. In fondo, le familiari hanno attecchito in Italia e sono state elevate a un livello più alto proprio grazie agli svedesi.

Dunque, suggeriamo al giovane designer come muovere la matita; al resto ci pensa lui. I primi bozzetti sono rozzi e scarni, ma dopo ogni passaggio, ripetendo più volte i lati principali della macchina, le forme diventano più vive. La nostra creatura è possente (circa 5 metri di lunghezza), ha un frontale sportivo timidamente ispirato al muso di uno squalo e una coda tronca con un portellone dall’ampia apertura.

Polestar

Sopra il tetto si accomoda una gigantesca valigia, a dimostrazione del suo naturale desiderio di viaggiare e macinare chilometri su strada. Il passo successivo sembra naturale, uscire dalla cornice di carta e dal disegno digitale, per trasformarsi in vera lamiera e confrontarsi con le tante sfide che affastellano la mobilità attuale.

Non sarà facile, ma una parte di noi spera che quel piccolo progetto, chiamato simpaticamente in tandem” Polestar Elena”, possa un giorno saltar fuori dal cassetto e divenire realtà. Altrimenti andrebbe bene anche un formato modellino o macchinina, come accaduto alla Polestar Synergy che è la miglior testimonianza odierna di una comunità creativa che dà vita ai sogni.

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