
Un mix di orgoglio storico, rilancio tecnologico e autocritica. Così Alain Favey, CEO di Peugeot, ha tracciato la rotta della casa del Leone durante un incontro con la stampa europea. Tra nuove GTI elettriche, modelli retro evocati ma non replicati, e una chiara volontà di riconquistare la fiducia dei clienti, Peugeot si prepara ad affrontare le sfide dell’elettrificazione e della reputazione con determinazione.
Ibride, elettriche e GTI: l’identità Peugeot nella transizione
Alla domanda sull’avvenire delle ibride oltre il 2035, Favey è stato chiaro: “Crediamo che i veicoli hybrid abbiano un futuro davvero buono. Stiamo investendo in nuove generazioni di veicoli plug-in e mild hybrid”. Con una quota del 12% di vendite EV in Europa e nuovi modelli in arrivo, il marchio francese punta a rafforzare la propria presenza elettrica. E non dimentica l’anima sportiva: il ritorno della GTI, in particolare sulla nuova 208, sarà all’altezza delle aspettative degli appassionati. “Non vogliamo mettere il badge GTI su qualcosa che non sia davvero speciale”, ha detto Favey, promettendo performance da motorsport anche senza il classico rombo del motore.
Il retaggio sì, il vintage no: “Non ricreeremo il passato, ma lo useremo”
Peugeot, tra i marchi più longevi d’Europa, guarda alla propria storia come leva emotiva, ma non intende cadere nella moda dei modelli retro. “Non vogliamo ricreare il 504 o altri modelli storici. Preferiamo usare il nostro passato per dare energia alla marca”. L’esempio? Il coinvolgimento dei proprietari della leggendaria 205 GTI nella presentazione della nuova 208 GTI. “È così che onoriamo la nostra eredità”, ha detto il CEO.
Hydrogen e city car EV? Non per Peugeot
Sul fronte tecnologico, la casa francese si dice scettica rispetto a soluzioni come l’idrogeno per l’uso privato: “Lo vediamo solo per il settore commerciale”. Lo stesso vale per i micro-EV da 20.000 euro del segmento A: “Non sono finanziariamente validi per Peugeot. Vogliamo essere percepiti come un brand di fascia superiore”. Il futuro d’accesso resta dunque legato alla 208, considerata il modello di riferimento per l’identità del marchio.
Favey ha chiarito che tutto dipenderà dalla possibilità di offrire un’esperienza di guida all’altezza delle aspettative. Quanto all’obiettivo ZEV (zero emission vehicles), Peugeot si dice in carreggiata, almeno per il 2025. Ma la strada resta in salita, con regolamentazioni sempre più stringenti in tutta Europa.