Automotive

"La classe politica partecipi con più forza per stimolare la mobilità elettrica"

Dal successo del 2022 passando per il Porsche Experience Center italiano in Franciacorta fino ad arrivare al processo di elettrificazione e alla domanda di auto a emissioni zero in Italia: l'intervista a Pietro Innocenti, Amministratore Delegato Porsche Italia

Porsche, Innocenti: "La classe politica partecipi con più forza per stimolare la mobilità elettrica" Esclusiva

Un 2022 con risultati record a dispetto della crisi dei semiconduttori e dell’incertezza dovuta al conflitto ucraino che ha pesato anche sulle forniture. Come si spiega il sempre crescente apprezzamento degli automobilisti Italiani per il marchio Porsche?

"Porsche Italia ha chiuso il 2022 con il suo risultato migliore di sempre in termini di consegne, registrando un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, nonostante le sfide importanti che tutto il comparto auto ha dovuto affrontare. Per rispondere alla domanda in 3 punti direi: la forza di un Marchio che da 75 anni rappresenta il sogno di milioni di appassionati; un team di lavoro composto da validi professionisti e una rete di vendita e assistenza che si conferma essenziale per una migliore qualità del servizio, una maggiore cura del dettaglio e una relazione di fiducia con il cliente; un continuo aggiornamento della gamma prodotti, in grado di coniugare sportività, esclusività e sostenibilità in modo pressoché unico".

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L’elettrificazione non è certo un tabù per Porsche e gli obiettivi fissati dal brand sono piuttosto ambiziosi: più dell'80% delle vostre nuove auto vendute nel 2030 sarà completamente elettrico. In che modo contate di raggiungere questo obiettivo? E come vedete la situazione in Italia?

"Sì, la nostra direzione è chiara e va verso la mobilità elettrica. Puntiamo a raggiungere il 50% di vetture elettrificate nel 2025 e l’80% di vetture completamente elettriche nel 2030. Questo percorso per noi è iniziato nel 2019 con la presentazione di Taycan, la prima elettrica Porsche. Nel 2024 verrà lanciata sul mercato la versione full electric del nostro SUV più piccolo, Macan. Continueremo poi con l’elettrificazione delle nostre sportive a due porte, con 718, attesa per la metà di questo decennio, seguita dalla versione 100% elettrica di Cayenne. La strada è quindi già tracciata da tempo. Anche come Porsche Italia abbiamo investito molto per cercare di accelerare il processo di conversione alla guida in elettrico, per lo più andando a lavorare sull’infrastruttura di ricarica. Abbiamo installato stazioni di ricarica sia in luoghi privati, come i nostri 31 Centri Porsche e le oltre 400 location che fanno parte del nostro programma Porsche Destination Charging, sia su suolo pubblico con le 20 stazioni di ricarica HPC realizzate insieme a Q8. Secondo i dati di fine giugno, le vetture completamente elettriche circolanti in Italia sono quasi 200mila, mentre i punti di ricarica complessivi hanno ormai superato i 45mila (fonte: Motus-e). Questo significa che abbiamo un punto di ricarica ogni 4,4 vetture elettriche. Se a questo aggiungiamo la forte accelerazione a cui stiamo assistendo nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica ad alte prestazioni, anche lungo le arterie autostradali, mi sento di poter dire che l’incubo di rimanere senza energia o di trascorrere ore in attesa presso le colonnine di ricarica sia diventato ormai un falso mito. Certo, non siamo arrivati, siamo chiaramente nel bel mezzo di una rivoluzione e ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che tutte le tessere del puzzle si incastrino affinché l’elettrico diventi la prima scelta dei consumatori. Sicuramente, oltre all’impegno delle Case automobilistiche, anche la classe politica deve credere nel progetto e partecipare con più forza per stimolare la mobilità elettrica".

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Perché, secondo lei, rispetto al Nord Europa l'Italia è indietro sia nella percezione lato consumer dell'auto elettrica sia nell'investimento sulla rete di ricarica. Cosa è mancato e cosa si può fare per recuperare terreno?

"L’Italia è indietro ma non è ferma. I provider di energia, talvolta insieme ai costruttori come nel nostro caso, stanno trovando soluzioni sul territorio in grado di estendere la capacità di ricarica sia in termini di capillarità che di potenza. La distanza con i paesi del Nord Europa credo vada ricercata in una differenza di approccio sia da parte delle istituzioni, e mi riferisco alla detassazione sull’elettrico e agli ecoincentivi – punto forte dei paesi del Nord Europa già da alcuni anni e che noi abbiamo utilizzato solo ultimamente e spesso a intermittenza – sia in una resistenza culturale più marcata da parte degli Italiani. La percezione del cliente e lo sviluppo della rete di ricarica sono due temi estremamente connessi tra di loro; infatti, è proprio il timore di non riuscire a ricaricare l’auto velocemente e con semplicità la prima barriera all’acquisto in Italia; allo stesso tempo studi recenti dimostrano come più di un cliente intervistato su due dichiara che valuterebbe l’acquisto di un’auto elettrica nei prossimi 2 anni, a sottolineare che il mercato sta progressivamente evolvendo e che la domanda potenziale di certo non manca".

Non c’è Porsche senza 911. Per adesso non si parla di una sua versione elettrica, bisogna immaginare un suo pensionamento futuro o anche lei avrà il suo adattamento a batteria?

"La 911 è e rimarrà la nostra icona. Non riesco a immaginare neanche lontanamente un pensionamento per questo modello, e credo che nessun appassionato ci riesca. Per disegnare il suo futuro stiamo partendo da una versione elettrificata che manterrà sicuramente intatto il suo DNA".

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Nel 2021 avete inaugurato il primo Porsche Experience Center italiano in Franciacorta: ci può raccontare come sta andando è perché è così importante per Porsche il concetto di esperienza a 360 gradi?

"Il Porsche Experience Center Franciacorta, inaugurato a settembre 2021, ha ottenuto fin da subito un riscontro sorprendente da parte del pubblico e dei media. Al centro della nostra offerta ci sono le esperienze di guida in pista e off-road. Dall’inaugurazione ad oggi ne abbiamo erogate individualmente più di 5.000, numero che raddoppia se includiamo nel conteggio anche tutti gli eventi che abbiamo ospitato. Ciò che ci ha sorpresi maggiormente, infatti, è stato l’interesse da parte delle aziende – per la maggior parte non automotive – che hanno scelto il PEC Franciacorta come luogo per svolgere i propri eventi. Questo per l’ampia offerta di esperienze che riusciamo ad offrire e per la cura al dettaglio che ci viene riconosciuta, a partire dall’accoglienza. Il design inconfondibile, le attività di guida, i kart elettrici, la ristorazione, tutto è pensato nei minimi dettagli per offrire ai nostri ospiti un’esperienza indimenticabile, come con le nostre auto. Con l’Experience Center rendiamo tangibili i nostri valori, offrendo un plus ai clienti che già ci conoscono e affascinando chi ancora non ha un rapporto con la marca.

Lo stesso concetto di esperienza a 360° lo stiamo declinando all’interno dei Centri Porsche, attraverso l’implementazione di un nuovo concept denominato, non a caso, “Destination” perché supera la concezione tradizionale della concessionaria per trasformarla in luogo di esperienza".

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