Ecco chi sono gli italiani che comprano auto usate

Un impegno che conferma la centralità del mercato di seconda mano, capace di generare volumi record e di resistere anche in un contesto di rallentamento generale dei consumi, trasformandosi in barometro delle scelte economiche e sociali degli italiani

Ecco chi sono gli italiani che comprano auto usate
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Il mercato dell’auto usata non è più la “seconda scelta”: per gli italiani rappresenta un acquisto centrale, ragionato e sempre più strategico. Secondo una ricerca di Ipsos per Subito Motori, l’acquisto di una vettura di seconda mano assorbe in media tra il 40% e il 50% della retribuzione annua lorda. Una quota che racconta meglio di qualsiasi altro dato il peso economico e culturale di questa scelta.

Il mercato dell'usato

Se fino a pochi anni fa l’usato era spesso percepito come un compromesso, oggi si afferma come un segmento solido e dinamico, in grado di intercettare stili di vita, sensibilità ambientali e nuove forme di mobilità. Lo confermano i numeri: nel 2024 su Subito Motori è stata venduta un’auto ogni tre minuti, con oltre 300 milioni di visite e 700 milioni di ricerche, e la tendenza continua nel 2025, dove per ogni auto nuova se ne acquistano 1,9 usate. “Per gli italiani l’auto usata non è una spesa qualsiasi, ma un vero e proprio investimento” sottolinea Andrea Volontè, Sales Director di Subito, evidenziando come l’impegno economico sia significativo e ponderato, con formule di pagamento ibride e una sempre maggiore attenzione al valore di lungo periodo. La ricerca Ipsos traccia cinque profili di acquirenti, ognuno con motivazioni e priorità diverse, ma tutti accomunati da un approccio consapevole e da una disponibilità di spesa rilevante.

Gli appassionati al volante (22%)

Giovani, urbani, spesso uomini, considerano l’auto parte integrante del proprio stile di vita. Investono in media 19.000 euro, seguono i trend sui social (soprattutto TikTok) e cambiano vettura ogni 2-5 anni. Per loro, il concessionario resta il punto di riferimento, soprattutto per auto di fascia premium.

I pianificatori digitali (21%)

Over 50, attenti e metodici, privilegiano sicurezza e funzionalità. Spendono circa 13.000 euro e cambiano auto ogni 7-10 anni. Navigano i marketplace con filtri e strumenti digitali, ma non rinunciano a radio, riviste e podcast.

Gli esploratori green (19%)

Giovani e connessi, vedono nell’usato una porta d’accesso alla mobilità sostenibile. Puntano a ibride ed elettriche, cambiano auto con frequenza e sono disposti a spendere di più per ridurre l’impatto ambientale.

I custodi della famiglia (19%)

Spazio, sicurezza e praticità sono le loro parole chiave. Prediligono SUV compatti e monovolume, con budget tra i 10 e i 15.000 euro, e cambiano veicolo ogni 7-10 anni in base ai bisogni domestici.

I pragmatici della sicurezza (19%)

Profilo più razionale, con una forte componente femminile. Cercano citycar e utilitarie fino a 10.000 euro, affidandosi a venditori trasparenti e puntando su assistenza e affidabilità. L’auto si sostituisce solo quando i costi di manutenzione diventano troppo alti.

Un mercato in evoluzione

Il quadro che emerge è quello di un mercato in trasformazione, capace di assorbire le spinte contrapposte della passione, della razionalità e della sostenibilità. Non si tratta più soltanto di trovare un affare, ma di fare una scelta che riflette identità, necessità e visione del futuro.

L’usato, dunque, si consolida come colonna portante dell’automotive italiano: un segmento che cresce, attrae e si diversifica, specchio della società e delle sfide di un Paese in cui l’auto rimane, a tutti gli effetti, un investimento strategico.

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