I punti chiave
Jannik Sinner è un vincente, ma sembra anche un tipo tranquillo e riflessivo. Sicuramente è un patito di auto, e al volante trova ispirazione, magari anche per il suo tennis. “Quando sono in macchina mi rilasso, rifletto, mi scarico”, ha raccontato con quella semplicità che spesso accompagna i predestinati. Arrivato a Torino, per le attese ATP Finals, il numero uno del mondo è apparso con la sua compagna di viaggio più vistosa e personale: una Audi RS6 ABT Legacy Edition, scura come la notte. Non una scelta casuale.
La sua auto è molto esclusiva
La passione per le automobili, come detto, è un cruccio dell’altoatesino. “Sono sempre stato amante delle auto – ha ammesso – meno male che a Monaco ho solo due posteggi”. Il desiderio spesso si è scontrato anche con chi ha cercato di farlo restare coi piedi per terra, nella fattispecie il suo manager, Alex Vittur, che anni fa gli impedì un acquisto impulsivo: “Hai 18 anni, dove vuoi andare?”. Oggi, che di strada ne ha fatta tanta, Sinner sorride di quel consiglio, e nel frattempo siede al volante di una delle duecento RS6 ABT Legacy Edition prodotte al mondo.
Una supercar che, di certo, non passa inosservata. L’esemplare di Sinner porta con sé l’inconfondibile marchio “One of 200”, un sigillo d’esclusività. Dietro l’apparente eleganza sportiva c’è un cervello meccanico da vertigine: motore V8 biturbo, 760 cavalli e 980 Nm di coppia. Lo scatto da 0 a 100 km/h si consuma in meno di tre secondi, mentre la velocità massima sfiora i 300 km/h.
Ampiamente personalizzata da Sinner
Le personalizzazioni volute dal tennista sono tutt’altro che marginali: assetto ribassato, scarico sportivo, dettagli interni dedicati e un kit estetico in fibra di carbonio che ne esalta il carattere. Solo gli interventi di upgrade superano i 100.000 euro, cui si sommano oltre 11.000 per l’installazione. Il costo complessivo della vettura? Intorno ai 250.000 euro, cifra che per molti rappresenta un sogno, ma che per lui è il frutto, più che la causa, di una carriera costruita sul rigore e sulla costanza che lo hanno portato in vetta al mondo.
Sinner ha atteso più di un anno per averla. Non per mancanze logistiche, ma per il desiderio di renderla davvero sua.
Un’attesa che dice molto del suo carattere: paziente, preciso, incapace di accontentarsi del “già fatto”. Ora la parola passa al campo, dove ha dimostrato di sapere imporre una legge quasi scritta: vinco io. Vedremo se anche stavolta sarà così. Ad aspettarlo, in ogni caso, ci sarà la sua amata Audi.