
Ritrovarsi in una calda mattina di maggio tra le verdeggianti colline sopra Maranello al volante della nuova Ferrari 12Cilindri Spider tra curve a gomito, rettilinei, paesini colorati e con gli immancabili profumi – qua e là – delle prelibatezze del territorio: un sogno? Per niente, ma la ghiotta opportunità arrivata dagli amici del Cavallino rampante di vivere qualche ora di massima spensieratezza, avvolti costantemente dal magico e unico rombo del 12 cilindri che sprigiona 830 cavalli, denominazione del motore più famoso e apprezzato nel mondo con cui è stata battezzata questa supercar da “1000 e una notte”.

Guidarla è un piacere, punto fermo e indiscutibile per una Ferrari. Nonostante la potenza e le caratteristiche corsaiole, questa supercar “en plein air”, sia nei centri abitati sia nelle anguste strade collinari sia lungo i rettilinei, si guida come una macchina “nomale”. E al bisogno, basta un colpo di acceleratore o il ricorso al manettino sul volante, per trasformarla in una “belva”. Tutto sta al guidatore, al suo senso di responsabilità e alla sua prudenza. La raccomandazione, se mai vi capitasse di salirci sopra: mai strafare e lasciarsi prendere dall’entusiasmo.
Per sfogarsi ci sono le piste, ma anche in autodromo non bisogna mai lasciarsi andare travolti dal desiderio sfrenato di raggiungere il massimo. Pericoli e rischi sono sempre dietro l’angolo e lo abbiamo sperimentato proprio durante il nostro test nei dintorni di Maranello. Percorri le strette strade di collina e, in prossimità di una curva, ecco spuntare il ciclista di turno che affronta a tutta velocità la discesa, per di più quasi al centro della carreggiata. Se ti viene addosso la colpa è ovviamente tua, ancora di più perché sei una Ferrari.

Giù la capote, operazione che può essere svolta anche con l’auto in movimento (lo stesso vale per l’operazione opposta), il viaggio sulla 12Cilindri Spider si può descrivere come una goduria assoluta. L’impressione è di essere al volante di una vera regina: transiti davanti a un cantiere e chi ci lavora si blocca, saluta, fa cenno di passare e di donargli, appena superati i macchinari vari, una sgasata, ma la più rumorosa possibile. Stessa cosa quando attraversi la piazza principale di uno dei tanti paesini. Improvvisamente, quando appare il possente muso, in questo caso di un bel verde, della 12Cilindri Spider, la routine di chi sta seduto sulle panchine cambia improvvisamente. Tutti in piedi: parte qualche applauso, c’è chi si scansa e chi ti viene incontro con lo smartphone, pronto a immortalare la "belva" di Maranello. L’età non centra: pensionati, anziani, casalinghe ed esercenti te li ritrovi tutti attorno.
Scene del genere le ho vissute, anni fa, ovviamente amplificate al massimo, in India, durante una tappa del giro del mondo in Ferrari per giornalisti (a me era capitato il percorso da New Delhi al confine con il Pakistan) con la 612 Scaglietti. A ogni sosta e ovunque era una grande festa: richieste – addirittura – di autografi, magliette e cappellini a ruba, riprese e interviste tv, quasi che noi partecipanti fossimo famosi piloti di Formula 1. E lei, la 612 Scaglietti, l’oggetto di un desiderio impossibile da realizzare, sommersa di curiosi, pronti a farsi spazio anche all’interno del cofano. Non c’è Paese, persona o luogo sperduto nel mondo che non conosca il simbolo del Cavallino rampante. “Felali, Felali, Felali… “, urlava per esempio un ragazzino che abbiamo incrociato nelle campagne cinesi sempre durante uno di quei viaggi memorabili. La forza della passione, il sogno che si manifesta davanti agli occhi.

La mattinata volge al termine e la vettura deve essere riconsegnata. L’appuntamento è all’ingresso dello storico stabilimento di via Abetone con la scritta Ferrari in giallo. Sia alla partenza, qualche ora prima, sia all’arrivo, davanti alla fabbrica stazionano appassionati armati di smartphone pronti a riprendere auto e, se fortunati, personaggi famosi. Strapieno il ristorante "Cavallino" proprio di fronte, mentre le tute rosse escono per la pausa pranzo. E la 12Cilindri Spider da 6.496 cc, 830 cavalli di potenza a 9.
250 giri per una velocità di oltre 340 orari (0-100 in 2,95 secondi) e una coppia di massima pari a 678 Nm a 7.250 giri al minuto? A malincuore la posteggiamo davanti alla reception tra gli sguardi dei curiosi. Ah, se avessi 470mila euro… penso tra me e me… E chissà, potrei anche... personalizzarla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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