Le fiaccole dei leghisti da un lato, gli striscioni degli autonomi dallaltro. Manifestazione e contro manifestazione nel quartiere Affori Comasina. Il Carroccio a chiedere sicurezza e riqualificazione delle aree dismesse, la sinistra a protestare contro le ronde padane. In mezzo ai due schieramenti i cordoni della polizia, pronti a intervenire in caso di disordini. Sarebbe bastato un passo falso di uno dei due gruppi per far scattare lo scontro. La tensione era evidente ieri sera tra via Ippocrate e piazzale Gasparre, tra i palazzoni della periferia milanese. I muri erano tempestati di insulti firmati con la a di anarchia, tra cui un paio di minacce personali rivolte contro il leghista Matteo Salvini: «Salvini boia è ora che tu muoia» recitava una di queste. «È anche per questo che abbiamo deciso di sospendere il nostro corteo - spiega il capogruppo del Carroccio in Comune -. Gli autonomi ci aspettavano allangolo, abbiamo voluto evitare di prendere mazzate. Però non va bene così: parleremo con il ministro Maroni perché non si può fare campagna elettorale in questo modo». Risultato: il traffico del venerdì sera è stato deviato e rallentato, provocando code che procedevano a passo duomo.
«Ancora una volta - insorge il vicesindaco Riccardo De Corato, anche lui minacciato di morte poco tempo fa - i centro sociali hanno bloccato un quartiere. È un atto molto grave». De Corato si aspetta «una settimana di passione»: ricorre infatti lanniversario della morte di Dax, il giovane dei centri sociali ucciso nel 2003 in via Brioschi, e saranno numerose le iniziative per ricordarlo.
Se la Lega ha pensato bene di rinunciare al corteo, i ragazzi del Cantiere e gli autonomi si sono uniti alla protesta dellassociazione Olinda contro le ronde xenofobe. «Qui nessuno è straniero» recitano gli striscioni appesi agli angoli della strada, «Leghisti, le fiaccole portatele ai vostri capi».
Insieme ai giovani, anche alcuni politici. «Non è possibile - sostiene Luciano Muhlbauer (Prc) - che le strade siano occupate da persone che incitano la guerra tra il popolo. Smettiamola di lasciare libero spazio alle minacce della destra». A rincarare la dose interviene Franco Mirabelli (Pd): «Chi è al governo di Milano - sostiene - deve preoccuparsi di potenziare le forze dellordine e non di organizzare iniziative di propaganda che cavalcano gli allarmi sociali». Gli abitanti del quartiere guardano gli autonomi che urlano in corso «Chi ci difende dalle ronde?», poi guardano i leghisti con le fiaccole in mano.
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