Due Caravaggio al prezzo di uno. Anzi, gratis. La notizia di ieri (ore 14,10) è ghiotta: finalmente trovato lautoritratto di Michelangelo Merisi, è nella caraffa del Bacco degli Uffizi. Se ne favoleggiava da tempo. Durante la pulitura della tela, nel 1922, Matteo Marangoni disse di aver scorso, riflessa nella brocca di vetro, una testina simile al «Fruttaiolo» o al «Bacco» Borghese, che volle ricollegare alla fisionomia dello stesso Caravaggio. Ora il fantasmino è stato beccato. Nelle redazioni di tutti i settori Cultura dItalia si corre a controllare su Internet, la nostra coperta di Linus. Ma a Bacco il vino piaceva rosso e corposo. Quindi, pur lavorando di lente (e di fantasia), il Caravaggio non si trova. Per forza, le paroline magiche sono «riflettografia multispettrale». È la tecnica che ha permesso di svelare larcano. Tre ore e cinque minuti dopo, alle 17,15, ecco la foto messa in rete dallAnsa. Il colore non cè più. In compenso... «sono chiaramente distinguibili i lineamenti del volto, in particolare il naso e gli occhi, e il colletto». Perbacco (appunto), è vero. Però, di quale omino stiamo parlando? Noi ne vediamo due (e senza aver assaggiato il vino divino): uno appoggiato, di profilo, alla parete interna della brocca, e uno che vi nuota in mezzo, come in una piscina.
«Durante lanalisi di Art-Test - spiega puntualmente il dispaccio -, la ricercatrice Roberta Lapucci ha percepito, si legge in una nota, la presenza di una testina e di un cavalletto o di una tela di scorcio, nella caraffa». Cavalletto e tela, gli occhi umani e fallaci dei redattori, non li scorgono. Ma ci fidiamo della tecnologia, ci mancherebbe. In ogni caso, prosit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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