Autostrade, l’autorità per i lavori pubblici convoca i vertici Anas

La società dei Benetton recupera a Piazza Affari (+1,94%). Le banche alzano il rating di Abertis. Gasparri: in Parlamento sarà battaglia

Gian Maria De Francesco

da Roma

Seduta in deciso recupero per Autostrade ieri a Piazza Affari. I titoli della società guidata da Gian Maria Gros-Pietro e da Vito Gamberale hanno chiuso in rialzo dell’1,94% a 23,67 euro azzerando le perdite della vigilia. Il volume degli scambi si è confermato doppio rispetto alla media a 30 giorni e si è attestato a circa 14,7 milioni di titoli (il 2,57% del capitale).
Le ricoperture non hanno cancellato i timori degli investitori sull’opposizione di un veto alla fusione con Abertis da parte della classe politica italiana, ma i titoli Autostrade restano comunque appetibili per il maxidividendo da 3,75 euro ad azione che sarà distribuito prima delle nozze con il gruppo iberico. Gli acquisti, inoltre, sono stati favoriti dalle valutazioni positive espresse da alcune case d’affari relativamente alla sola Abertis. Deutsche Bank ha alzato il rating sulla conglomerata spagnola da hold (mantenere) a buy (comprare) alzando contestualmente il prezzo obiettivo da 20,5 a 24,2 euro. Secondo gli analisti tedeschi, Abertis «ha preso la strada giusta per arrivare a una struttura di bilancio più efficace». Anche Ubs ha rivisto al rialzo sia il giudizio sul gruppo di Isidre Fainé portandolo da reduce (ridurre) a neutral che il target price da 19 a 22,3 euro.
L’orientamento sostanzialmente positivo degli analisti trova, però, il suo contraltare nelle perplessità degli addetti ai lavori. L’Autorità per i Lavori pubblici ha convocato il presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi per il prossimo 3 maggio affinché riferisca sugli esiti del cda dell’ente (in agenda il 2, ndr) per valutare i problemi connessi al progetto di fusione tra Autostrade e Abertis. L’audizione, si legge in una nota, «si è resa necessaria per acquisire gli elementi di novità connessi al mutamento di assetto societario e al completamento dell’indagine sugli investimenti effettuati e quelli da realizzare in base alle convenzioni autostradali». Domani, invece, è in calendario l’incontro tra i vertici di Anas e quelli di Autostrade: sul tavolo i riflessi del merger sulla convenzione quarantennale stipulata nel 1997.


Intanto, l’ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri (An), ha annunciato battaglia in Parlamento. «Non appena insediato il Parlamento chiederò che le Commissioni competenti si occupino del caso. Questa operazione rischia di privare completamente l’economia italiana del controllo di una struttura fondamentale».

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