da Milano
È andata bene, per Telecom, laudizione a Napoli dellad Franco Bernabè sugli impegni per lapertura alla concorrenza della rete fissa. A dimostrarlo la Borsa: il titolo ha segnato un rialzo del 3,2%. Il presidente dellAgcom ha apprezzato «lo sforzo della società teso a creare un clima costruttivo di collaborazione». Soddisfatto Bernabè che ha parlato di «un confronto aperto con lAutorità che si concluderà con ogni probabilità a fine anno. Gli impegni - ha aggiunto - riguardano la trasparenza sui piani operativi, il monitoraggio e la parità di accesso». In particolare cè lipotesi che alla struttura interna a Telecom (Open Access) venga affiancato un organismo interno, in cui entraranno anche due membri indicati dalAuthority, che controllerà il lavoro e riferirà al cda.
Meno soddisfatti gli operatori alternativi. «Gli impegni presentati sulla separazione della rete non appaiono una risposta adeguata», hanno scritto in una nota congiunta Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali, Bt, Tele2 e Colt. Secondo i concorrenti, quanto scritto «nulla aggiunge rispetto a quanto già previsto dallattuale quadro regolatorio e quindi conferma solo il mancato rispetto da parte di Telecom della attuale normativa». Pertanto gli alternativi si riservano di proporre allAutorità «le necessarie modifiche». In ogni caso «non è accettabile la rimozione di vincoli regolamentari esistenti prima della modifica delle condizioni di dominanza sul mercato nazionale».
Toccherà allAutorità mediare, sapendo di non poter calcare la mano perché Telecom, che già ha approvato un piano con 5mila esuberi, potrebbe ulteriormente rivedere le politiche occupazionali. Riguardo le scadenze, Telecom tra due mesi potrà integrare il piano presentato che, approvato dallAgcom, sarà sottoposto a consultazione pubblica. Dopo uneventuale integrazione, alla fine lAutorità prenderà una decisione. Bernabè ha anche precisato che la rete di nuova generazione (la fibra ottica, ultraveloce) non fa parte del piano, che riguarda solo la vecchia rete in rame. «La rete di nuova generazione è aperta, non cè monopolio, e quindi non è oggetto di impegni» - ha detto - ben sapendo che questo è uno dei nodi che stanno a cuore ai concorrenti, che vorrebbero usufruire della nuova rete non a tariffe «libere» ma imposte dallAuthority.
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