
"Sono sbalordito. Il Comune riconosce che le multe per eccesso di velocità rilevate con autovelox non omologati in questa fase sono illegittime ma non vede problemi". A sollevare il caso è il consigliere FdI Michele Mardegan, vicepresidente del Consiglio. Oggi in aula si apre la discussione sull'assestamento di Bilancio 2025, tra le note positive peraltro c'è che le entrate da multe rispetto al preventivo sono passare da 275 a 250 milioni. Ma Mardegan posa la lente sul caso dei velox (circa 10,6 milioni di entrate nel 2024). "É a tutti noto - ha scritto nella richiesta di chiarimento inviata giorni fa al segretario generale Antonio Sebastiano Purcaro - che la Corte di Cassazione con ordinanza del 18 aprile 2024 ha stabilito che gli autovelox devono essere omologati oltre che autorizzati. La medesima Corte, il 26 luglio 2024 in una vicenda relativa proprio al Comune di Milano, ha confermato. Tutte le successive pronunce "sono univoche". É "incontestato, visto che lo ha riconosciuto la stessa amministrazione e in particolare l'assessore Granelli che tutti i velox in città non sono omologati". Mardegan ha chiesto quindi se sia corretto pretendere il pagamento di multe "di cui si è a conoscenza dell'illegittimità" e se l'approvazione di un bilancio che contiene entrate dagli stessi apparecchi non comporti responsabilità civili, penali o erariali".
La risposta dal segretario generale è arrivata a stretto giro. E in buona sostanza dice che il Comune si affida alla discussione in corso e agli atti che dovrebbero arrivare da Roma. Ricorda che nei giorni scorsi le Commissioni Ambiente e Trasporti hanno approvato un emendamento "che dovrà essere convertito in legge entro il 21 luglio" e introduce una mappatura sistematica degli autovelox. Avranno lo stop gli autovelox non censiti e mappati dal Ministero delle Infrastrutture". Ci sarà una banca dati nazionale con numero, tipologia, omologazione e localizzazione dei dispositivi. Il censimento nazionale promosso dal ministro Salvini mira a frenare (anche) gli abusi da parte dei Comuni che spesso li usano per "fare cassa". La segreteria fa presenta anche che il Mit nei mesi scorsi ha "cercato di arginare i ricorsi contro gli autovelox, dopo che la Cassazione ha fatto deflagrare l'annosa questione della mancata omologazione. Una circolare ministeriale dà indicazioni su come impostare la difesa, si basa su una presunta equivalenza tra l'omologazione richiesta dalla legge e l'approvazione di cui invece sono muniti gli apparecchi. Non esistono in Italia velox omologati".
Palazzo Marino quindi ha "continuato ad applicare le sanzioni, nelle more di un adeguamento tecnico alla normativa che a quanto pare non tarderà ad arrivare". Mardegan è "sconcertato, può essere che il Mit sistemi l situazione, ma se un Comune sa che allo stato le multe sono illegittime non dovrebbe recuperarle. Rischiamo anche ulteriori spese per i ricorsi".