Da Ava a Margherita, tutti i ciak delle stelle sui set della Liguria

Da Ava a Margherita, tutti i ciak delle stelle sui set della Liguria

Liz Taylor in Liguria ci veniva per trascorrere le serate in piazzetta a Portofino, ma altre dive del cinema come Ava Gardner, Anita Ekberg e Gina Lollobrigida, accompagnate da Humphrey Bogart e Rock Hudson, ci venivano anche a lavorare sul set.
«I luoghi del cinema in Liguria» è il titolo dell’interessante libro presentato ieri in Regione dall’assessore Angelo Berlangieri che, in collaborazione con il Touring club italiano, racconta la nostra regione attraverso la storia di celluloide. Il volume, realizzato dal critico e giornalista Renato Venturelli e da Fabio Carlini in collaborazione con Marco Ferrari, Andrea Rocco e altri esperti della mediateca regionale e della Film commission ligure, uscirà nei prossimi giorni nelle librerie al costo di 19 euro.
«Questa guida - ha spiegato Berlangieri - vuole descrivere la Liguria attraverso i principali film in modo da percorrere i luoghi più affascinanti del nostro territorio, dal Casinò di Sanremo al porto di Genova, da Portofino all’Arsenale della Spezia. Una regione che ha attirato, oltre a divi e dive, anche grandi registi del calibro di Hitchcock, Antonioni, De Sica e Risi».
Il porto, i carruggi, la soprelevata, piazza De Ferrari, via Venti Settembre. L’immagine di Genova viene illustrata nel libro in un secolo abbondante di film che si nutre in buona parte di alcune mitologie. Per i registi Genova è sempre stata la porta del Mediterraneo, una città che profuma di Nord Africa o di Medioriente: e come tale l’hanno raccontata Fred Zimmermann nel «Giorno dello sciacallo» o Thomas Koerfer in «Exit Genua». La Lanterna è anche sinonimo di tre grandi firme del cinema come Vittorio Gassman, Gilberto Govi e il regista Pietro Germi.
Nel 1925, invece, all’hotel Bristol di via Venti Settembre ci andò ospite il leggendario Alfred Hitchcock, perché in quei momenti stava girando il suo primo film intitolato: «The pleasure garden». In questo storico hotel il regista girò pure alcune scene del mitico «Caccia al ladro» e di «La donna che visse due volte».
Tra gli altri luoghi indimenticabili nella storia genovese dei film, spicca pure il centro storico dove in «Le mura di Malapaga» si aggirava il bravo Jean Gabin. Nei capitoli del libro non poteva quindi mancare via Prè, la leggendaria strada della malavita genovese ripresa pure da Castellani in «Mare matto» e da svariate pellicole poliziesche degli anni Settanta. Al Colombia di piazza Acquaverde avevano alloggiato molte star hollywoodiane e di Cinecittà e l’hotel si può vedere in moltissimi film, tra i quali quello con Alberto Sordi «Che tempi!» e con Vittorio Gassmann «Profumo di donna» sino a «Giorni e nuvole» con Antonio Albanese e Margherita Buy.
Da Genova alle riviere.
Il Ponente ligure ha sempre giocato le sue carte fra azzardo, confine francese e canzonette. E così nel libro si narra di Bordighera e Sanremo, con Ava Gardner quasi di casa ai tempi del film «La contessa scalza». A Sanremo si sono girate numerosissime pellicole, tra cui «Destinazione Sanremo» con Domenico Modugno.
Nel savonese non si potevano non ricordare «I bambini ci guardano» di De Sica, «la Spiaggia» di Alberto Lattuada, «Le amiche» di Michelangelo Antonioni sino a «Inkheart» del 2008.
Nel levante i territori da film preferiti dai registi sono sempre stati Portofino, Camogli, Santa Margherita, Rapallo, le Cinque terre e La Spezia. Oltre ai lungometraggi con Gilberto Govi, che spesso andava da Genova in riviera per girare le scene, nel libro si ricordano «La contessa scalza» con Humphrey Bogart, Ava Gardner, Rossano Brazzi, «racconti d’estate» con Dorian Gray, «Torna a settembre» con la bella coppia Gina Lollobrigida e Rock Hudson, «Un incantevole aprile» di Mike Newell, sino agli ultimi «C’era un cinese in coma» di Verdone e «Al di là delle nuvole» di Antonioni.
Più a sfondo militare che turistico e paesaggistico, invece, sono stati i film girati a La Spezia.

Qui nacque il neorealismo per la regia di Francesco De Robertis e di Roberto Rossellini con l’utilizzo di marinai veri. Le pellicole più note sono «Alfa Tau», «Mas», «I sette dell’orsa maggiore» che raccontava le gesta di Durand De La Penne e «Siluri umani», ma anche la simpatica «Marinai donne e guai».

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