«Avanti con la nuova legge o si perde una vera occasione»

Il mondo del poker aspetta le nuove regole, che apriranno anche ai cash game. Abbiamo chiesto all’amministratore delegato di Bwin e Gioco digitale, Paolo Di Feo, che sta succedendo.
Il decreto che introduce i cash game è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in marzo. A che punto siamo?
«Siamo alla fine del percorso. La volontà espressa dal legislatore è chiara e AAMS si muove di conseguenza. Gli operatori hanno effettuato ingenti investimenti sulla base della normativa e sono ormai pronti a partire, a questo punto direi che il lancio dovrebbe avvenire durante questa estate».
Ci sono dei ritardi?
«Sembra di sì, negli ultimi giorni, dopo che era uscita l'ultima parte di regolamento necessaria ed erano stati diffusi documenti in bozza, con una chiara previsione di 120 giorni per la partenza, si stanno verificando dei ritardi che rendono sempre più difficile tenere i tempi previsti e stiamo rischiando proprio all'ultimo di rovinare un percorso di eccellenza».
Quali sono le priorità del governo nei giochi?
«Il governo, anche nell'ultimo decreto incentivi, è molto attento alle esigenze della rete di vendita sul territorio. Si tratta senza dubbio di azioni importanti ma anche di azioni che mostrano ancora una volta l'italica abilità nella reazione e nella gestione delle emergenze, e che non riguardano il vero tema che può cambiare i destini del settore, ovvero l'online. Il gioco è «immateriale» e nel tempo si sposta sulla rete, non ci sono dubbi. Bisogna dire che però il governo è stato attento anche alle esigenze dell'online, che è il vero futuro del Paese; si tratta di dare seguito a queste azioni da un punto di vista amministrativo».
E quali invece le priorità del settore e del Paese?
«È fondamentale che venga completata a inizio agosto l'esecuzione di quanto previsto dai più recenti interventi normativi in materia di gioco online. Mentre infatti sul territorio quella che sta avvenendo è una normalizzazione in linea con altri Paesi ed a difesa dell'erario, in settori che oramai a livello internazionale sono considerati delle mucche da mungere, ma sulle quali non è più possibile costruire valore di lungo termine, la prossima introduzione del poker cash e dei giochi di sorte a quota fissa rappresenta il vero punto di eccellenza del sistema Italia, in grado di garantire crescita a due cifre per periodi di tempo consistenti, creare occupazione e attrarre investimenti esteri. I tempi sono strettissimi, la normativa italiana è stata per una volta all'avanguardia, l'Aams deve ora mantenere, con il lancio rapido di poker cash e dei giochi di sorte, le promesse che hanno convinto alla regolarizzazione molti operatori e ad investimenti di tanti soggetti provenienti da altri settori, creando i presupposti per fare dell'Italia un polo di attrazione europeo».
È vero che come sistema Paese l'Italia rischia di perdere un vantaggio competitivo a favore di altre nazioni come la Francia?
«Assolutamente sì, anche gli altri Stati hanno capito che i primi Paesi a creare un sistema regolamentato saranno quelli dove nascerà l'industry e si svilupperà l'occupazione. Paesi come la Francia e la Danimarca stanno cercando di recuperare, ma sono indietro. Se riusciamo a farcela per l'estate saremo i leader del settore.

E lo dico da manager italiano di una multinazionale e quindi con perfetta conoscenza dei meccanismi che determinano se fra due anni avremo o meno migliaia di posti di lavoro qualificati. In caso contrario, tra qualche mese, piangeremo sull'occasione perduta».

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