Roma

Aventino, terreno a rischio cedimenti

Un terreno pericoloso, quello dell’Aventino, che rischia di franare sotto le ruote delle macchine che vi transitano. Come accadde nel lontano 1987 ad Angelo Di Nicuolo, finito con la sua auto in una voragine di 11 metri che si aprì improvvisamente al suo passaggio in via di San Giosafat, o nel 1988 a un mezzo dell’Ama, nella vicina via Marcella. Tanto tempo fa, certo, ma da allora, nonostante l’indagine commissionata dal Comune nel sottosuolo e i suoi risultati per nulla incoraggianti, nulla è stato fatto per rendere sicure le strade di uno dei luoghi più visitati della capitale.
Così il capogruppo dell’Udc in consiglio comunale Dino Gasperini, temendo nuovi cedimenti, ha chiesto al Campidoglio di analizzare la situazione del sottosuolo dell’Aventino. Lunedì ha sollecitato la convocazione della commissione Lavori Pubblici per affrontare la questione, che presto dovrebbe approdare nell’aula Giulio Cesare. In mano Gasperini ha una vecchia r0elazione tecnica in cui si consigliava, «per ripristinare la continuità strutturale venuta a mancare», di iniettare preventivamente nelle fratture «opportuni compositi e chiodature in acciaio». Nel 1996 l’opera sarebbe costata intorno al miliardo e mezzo di lire. C’è anche un filmato durante il quale i tecnici illustrano quattro cunicoli, posti ad una profondità di 15 metri dal livello stradale, nei quali indicano «fessurazioni nelle volte dei cunicoli, infiltrazioni d’acqua, resti di zone adibite a cave di tufo».
«Da vent’anni via di San Giosafat e via Marcella sono chiuse al traffico con delle catenelle, mentre nelle vie adiacenti non possono passare mezzi pesanti. Perché queste misure se la zona è sicura? - domanda Gasperini - Sono passati vent’anni da quello che è accaduto al signor Di Nicuolo, ma il Comune non ha fatto nulla di quello che richiedeva la relazione da lui stesso commissionata, dal 1996 ad oggi prima l’assessore Montino e ora D’Alessandro tengono nel cassetto questa documentazione. È necessario che venga fatto un nuovo sopralluogo nel sottosuolo, perché presumo la situazione sia peggiorata e che vengano predisposti i lavori di consolidamento di tutte le cavità presenti sotto a quelle vie. Non sono state fatte né le iniezioni di cemento né altro».


In serata l’assessore D’Alessandro ha annunciato che da oggi saranno avviati «gli accertamenti tecnico-geologici per approfondire la situazione segnalata su alcune strade dell’Aventino come via San Giosafat e Via Marcella. Tuttavia non risultano situazioni di pericolo immediato né per gli edifici né per le persone»

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