Aventure un museo da visitare

Il Leone di Sochaux (simbolo della forza dell’acciaio e della Franca Contea) ruggisce da ben 200 anni, da quando la famiglia Peugeot intraprese l’attività industriale nei settori della metallurgia e della meccanica di precisione. La lunga storia del marchio è dettagliatamente raccontata nel museo sorto nel complesso in cui, un tempo, erano situati gli stabilimenti da cui nel 1889 uscirono le prime vetture. Vi sono esposti quasi duecento auto, ma il complesso ospita anche un atelier per il restauro dei pezzi storici che vengono recuperati in giro per il mondo, un «archivio» che raccoglie un esemplare di ogni modello prodotto e tante vetture fuoriserie. Si tratta delle concept-car esposte ai Saloni e delle auto realizzate per capi di Stato, forze dell’ordine, industria cinematografica e attività agonistiche. Un ambito in cui, è bene ricordarlo, Peugeot da tempo si cimenta in prima persona e in cui propone Trofei e Campionati per la clientela, dai quali sono emersi tanti campioni del volante.
All’Aventure Peugeot (questo il nome del museo) il bicentenario è celebrato sia con l’apertura di un settore dedicato ai veicoli commerciali più significativi di ogni epoca sia con l’adozione di un sistema che consente la visita virtuale tramite QRCode. Grazie a un’applicazione iPhone, oggi si possono scaricare filmati di otto Peugeot da corsa - ad esempio, la 405 T16 impegnata nella scalata della mitica Pikes Peak - ma presto si potranno visualizzare anche le imprese di ogni modello esposto. Nel museo di Sochaux si possono ammirare anche tanti altri reperti storici che narrano la storia dell’attività industriale della famiglia Peugeot.

Infatti, accanto a due milioni di componenti documentarie e iconografiche, sono esposte 350 biciclette e motociclette (mezzi che tuttora animano specifici comparti produttivi) e 3mila manufatti: dai macinapepe ancora oggi in repertorio alle attrezzature per barbieri, sarti e agricoltori.

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