Se una firma può costare caro, una firma mancata può costare ancor di più. Ne sa qualcosa la signora N., che si è vista chiudere in faccia le porte della Corte di cassazione perché il suo avvocato aveva dimenticato di siglare un ricorso. Non solo: la sventurata dovrà pagare anche una multa di mille euro. Ma della disattenzione del legale non potrà aver giustizia, perché dopo aver avviato un procedimento disciplinare, lOrdine degli avvocati avrebbe deciso che il caso è chiuso, senza che la signora abbia potuto sapere il perché.
La singolare vicenda ha inizio alcuni anni fa, quando la protagonista, dopo una disavventura sanitaria capitata a un familiare, decide di deunciare i presunti responsbili. Il Gip archivia linchiesta, e la donna decide di appellarsi alla Cassazione: si rivolge a un avvocato, paga la parcella e ottiene il ricorso. Finché arriva la fatidica comunicazione: latto è respinto. Inammissibile, giacché lavvocato sera dimenticato di apporre la sua firma, e la sola sottoscrizione della cliente in termini di legge vale poco o nulla. Quel che basta per potersi rivalere su di lei per le spese di mille euro.
Ma il danno materiale è niente rispetto alle conseguenze morali che la sventurata lamenta daver subito: senza una discussione nel merito in Cassazione, infatti, sembra destinata a sfumare anche la possibilità di appellarsi alla Corte di Strasburgo. Colta dallo sconforto, la donna sporge denuncia allOrdine degli avvocati che avvia un procedimento disciplinare, ascolta le sue doglianze e la replica del legale sottaccusa.
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