Un Bertelli per Versace. Lorenzo sale al comando

Il figlio di Patrizio e Miuccia diventerà presidente esecutivo della Medusa: "Rilanceremo il brand"

Un Bertelli per Versace. Lorenzo sale al comando
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A ciò che indossa non bada affatto, si è laureato in Filosofia, esibisce un paio di anelli d'argento a medio e anulare e, come tutti quelli che hanno parecchio da dire, sta molto in silenzio. È ironico, riflessivo e quando gli chiedono come sia essere il figlio di due mostri sacri dell'industria dell'alta moda, Lorenzo Bertelli (foto) risponde: «Mostri sacri... sono i miei genitori. Se è difficile lavorare con uno, figuratevi con due». Difficile o no, il momento è arrivato perché il figlio 37enne di Miuccia Prada e di Patrizio Bertelli, è pronto a prendere le redini di Versace non appena verrà chiusa l'acquisizione da 1,25 miliardi annunciata lo scorso aprile. Per il passaggio da Capri Holdings a Prada del brand fondato da Gianni Versace non manca molto: già a fine mese Lorenzo verrà nominato presidente esecutivo. Le uscite ufficiali degli ultimi tempi, in effetti, qualcosa avrebbero dovuto suggerire. Misurato, intelligente, intrigante. Agli ultimi appuntamenti della Moda ha sempre suscitato grande interesse, sia per gli interventi sia per questo suo lesinarsi come una spezia rara, più per inclinazione caratteriale che per calcolo. Arriva, resta in disparte, suscita grande attenzione, interviene, lascia il segno e se ne va in sordina. Ora è stato il ceo del gruppo Prada, Andrea Guerra, ad anticipare il nuovo assetto di comando intervenendo al Business of Fashion Voices 2025 nell'Oxfordshire: «Penso che Lorenzo amerebbe avere un ruolo più esecutivo nel viaggio di Versace, non come ceo, più come presidente esecutivo». A ufficializzare l'annuncio ci ha pensato lo stesso Lorenzo, attuale responsabile della Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. Intervistato dal podcast di Bloomberg «Quello che i soldi non dicono» ha confermato che verrà nominato al nuovo incarico alla chiusura dell'acquisizione. «Quando chiediamo in giro quale sia la portata globale di Versace, è sempre tra i primi cinque nomi che vengono citati in tutto il mondo», ha ricordato Lorenzo. «Quindi il marchio è molto più grande del suo fatturato attuale e noi siamo sempre pronti ad affrontare missioni difficili». Sebbene oggi Versace sia lontano dallo splendore degli anni '80 e '90, l'acquisto del brand è stata una scelta strategica per il gruppo Prada. «Ne abbiamo discusso a lungo in famiglia prima di prendere questa decisione», ha spiegato. «E ora abbiamo idee chiare su come sfruttare l'esperienza acquisita con l'espansione di Miu Miu», ha detto Bertelli junior riferendosi al successo raggiunto dal brand che piace ai più giovani, il vero motore della crescita della casa di moda milanese.

La sfida del rilancio non è priva di rischi anche perché lo stile Versace è molto lontano dai gusti della generazione Z. Ma l'acquisizione fa di Prada una delle maggiori aziende di lusso italiane che si sta ingrandendo rimanendo in Italia e rimanendo in famiglia.

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