Enel fa strike col bond da 4,5 miliardi

Richieste per 12 volte l’offerta. Ridotto il costo del debito

Enel fa strike col bond da 4,5 miliardi
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Bond da record per Enel negli Stati Uniti. Nella settimana della Climate Week di New York, e all'indomani della non indifferente promozione del rating italiano, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha fatto il pieno sul mercato dei bond lanciando un obbligazione da 4,5 miliardi di dollari, l'equivalente di 3,8 miliardi di euro. Un numero rivisto all'ultimo minuto dietro al quale si nasconde il vero successo dell'operazione: Enel ha inizialmente proposto al mercato un bond della size di 2 miliardi con rendimento al 4,5%. Ma riscontrando una domanda di 12 volte superiore all'offerta (ossia 24 miliardi) ha ricalibrato i termini del collocamento, guadagnando quasi un punto sul rendimento, passato dal 4,5% al 3,6%, aumentato l'ammontare finale a 4,5 miliardi, e ricevendo comunque una domanda di 3-4 volte superiore alla 'nuova' offerta. Si tratta di un'operazione storica per il gruppo, oltre a rappresentare il più grande collocamento del 2025 da parte di una utility europea. Una adesione che viene letta dalla società come «il riconoscimento da parte del mercato della solidità e credibilità del piano strategico di gruppo e della sua puntuale esecuzione». D'altra parte, il 31 luglio il gruppo energetico ha presentato risultati in crescita per l'ottavo trimestre consecutivo. E da inizio anno il titolo è cresciuto del 15%, senza contare l'aumento del dividendo che ha raggiunto quest'anno 0,47 euro per azione, e il piano di buyback in corso finalizzato a garantire agli azionisti un ulteriore rendimento aggiuntivo. L'emissione, di durata media di circa 12 anni, prevede che i proventi siano utilizzati per finanziare l'ordinario fabbisogno del gruppo, incluso il rifinanziamento del debito in scadenza. Il bond è strutturato in quattro tranche e avviene con un timing particolare. In questi giorni a New York, Cattaneo sta anche completando un roadshow dedicato ai principali investitori. Inoltre ha partecipato al Climate Week. Negli ultimi due anni la società ha accelerato ulteriormente il proprio percorso di transizione energetica, raggiungendo a fine 2024 l'83% di energia generata a zero emissioni, percentuale ulteriormente incrementata a 85% al 30 giugno 2025.

Questi dati si traducono anche in una riduzione complessiva delle emissioni relative alla produzione di energia, che hanno raggiunto 101 grammi di Co2, un valore di gran lunga inferiore all'obiettivo dichiarato. Ieri il titolo ha chiuso in rialzo dell'1,2% a 7,96 euro.

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