Ex Ilva, persino la Fiom s’è stufata dei tarantini

Bando di gara con focus decarbonizzazione

Ex Ilva, persino la Fiom s’è stufata dei tarantini
00:00 00:00

Nell’attesa di una schiarita con il Comune di Taranto, i commissari dell’ex Ilva studiano un nuovo bando di gara per avanzare comunque nel percorso di rilancio del sito siderurgico, nella speranza che lo strappo consumato con il sindaco Piero Bitetti si ricomponga. Senza l’ok del Comune difficilmente la gara potrà essere validata e rischierebbe possibili impugnazioni.
Secondo le prime indiscrezioni, il nuovo bando di gara renderà obbligatoria e prioritaria la decarbonizzazione. Nel precedente bando si citava come «preferibile» soluzione. I tempi saranno probabilmente quelli abbreviati indicati di recentemente dal Mimit, quindi in otto anni.
Inoltre, potrebbe far parte delle caratteristiche del bando la possibilità di accogliere più offerte per più aree di sviluppo. Non solo quindi per Taranto, ma anche per le aree genovesi del polo siderurgico. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 15 settembre. Prioritaria, anche la difesa dei livelli occupazionali.
Intanto, sul fronte sindacale l’incontro andato in scena ieri al Mimit ha avuto il merito di compattare le varie sigle sindacali. «Nell’incontro abbiamo chiesto al governo e a tutte istituzioni locali un’assunzione di responsabilità. La decarbonizzazione e la salvaguardia di tutta l’occupazione devono essere garantiti. Nell’aggiornamento della gara deve essere previsto il vincolo della garanzia occupazionale, come della decarbonizzazione. La partecipazione pubblica può garantire questa transizione, che significa garantire il lavoro, l’ambiente e la salute, la produzione di acciaio green», ha dichiarato Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.
«Secondo il Mimit, il piano, che prevede la realizzazione di tre forni elettrici nella città di Taranto, di un quarto eventualmente a Genova e la costruzione a Taranto del polo del Dri per il preridotto che alimenterà i forni elettrici, è stato condiviso dai sindacati», spiega una nota di governo.
A questo punto, il vero ostacolo resta il Comune.


Un nuovo round con gli enti locali è atteso intanto il 12 di agosto. Poco meno di due settimane per neutralizzare l’unico freno rimasto al rilancio dell’ex Ilva e giungere a una soluzione totalmente condivisa dalle parti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica