De Agostini continua la sua campagna di diversificazione e dopo aver investito nel settore farmaceutico con Content Group e in quello alimentare con Venchi, ha deciso di puntare sulla cartoleria. Ieri la società guidata da Enrico Draghi (in foto) ha annunciato di aver rilevato il 42% di Legàmi, diventandone così il secondo azionista, alle spalle del fondatore e ceo Alberto Fassi. L'obiettivo è di sviluppare insieme un piano di lungo periodo volto a sostenere la crescita di un'azienda che, grazie alle sue penne, ai suoi articoli di cartoleria e a una sterminata collezione di gadget e oggetti regalo, spopola tra i ragazzi ma strizza l'occhio anche agli adulti. Negli ultimi anni Legàmi ha registrato una crescita eccezionale: dai 51 milioni di euro di ricavi nel 2022 ai 245 milioni del 2024, con distribuzione in oltre 70 Paesi. Per il 2025 è previsto il superamento dei 300 milioni di euro di fatturato e l'apertura di ulteriori boutique, tra cui 16 in Francia e 5 in Spagna. DeAgostini ha rilevato le azioni di Legàmi dal fondo Flexible Capital Fund, gestito da Dea Capital, sgr di investimenti alternativi di proprietà della stessa DeAgostini.
«Siamo convinti che la nostra esperienza nel far crescere aziende di qualità, nel ruolo di azionista industriale di lungo periodo, potrà essere di grande beneficio per Legami, in particolare in questa fase di ingresso in nuovi mercati», ha affermato Enrico Drago.