L'impresa eccezionale

Il sound che ci farà ballare per tutta l'estate

L'azienda fiorentina Powersoft amplifica i concerti dei Red Hot Chili Peppers, di Madonna e Robbie William, ma anche l'Halftime del Superbowl e il muezzin de La Mecca

Il sound che ci farà ballare per tutta l'estate

I loro sistemi di amplificazione professionale ci faranno ballare tutta l'estate, animando il fittissimo calendario di concerti e tour mondiali che nel 2023 sanciranno il ritorno definitivo alla normalità dopo gli anni del Covid. Powersoft fornisce infatti soluzioni ad artisti del calibro dei Red Hot Chili Peppers, Madonna, Robbie Williams e Andrea Bocelli. Ma l’aspetto forse più curioso di questa straordinaria realtà imprenditoriale fondata a Scandicci (Firenze) nei primi anni Novanta da tre amici e diventata in poco più di 25 anni una delle maggiori aziende mondiali – e l’unica indipendente – dell’amplificazione audio professionale, è la capacità di unire (letteralmente) sacro e profano.

Se da un lato i loro sistemi garantiscono la migliore copertura audio di concerti ed eventi sportivi come il Superbowl, venendo installati negli stadi di tutto il mondo, dall’altro vengono utilizzati anche nei luoghi di culto, a partire dalla Grande Moschea a La Mecca, in Arabia Saudita, la più grande al mondo. Un accostamento che potrà anche suonare strano, scusate il gioco di parole, ma che in realtà è semplicemente frutto della qualità dei prodotti sviluppati da Luca e Claudio Lastrucci insieme allo storico amico Antonio Peruch, uniti dalla passione per l’elettronica, la musica e la tecnologia.

Dalle informazioni sui voli in aeroporto ai super concerti

E pensare che inizialmente Powersoft non si occupava nemmeno di amplificazione. La sua prima attività, infatti, riguardò lo sviluppo di software per il riconoscimento vocale applicato ai sistemi telefonici e a quelli dei call center. Poi fu la volta di un software adottato dall’aeroporto di Firenze per la diffusione delle informazioni sui voli e di uno acquistato da ATM, l’azienda dei trasporti di Milano, per la gestione degli autobus urbani di linea su “prenotazione” a percorso variabile.

Una serie di primi passaggi positivi che spinsero i tre amici a puntare ancora più in alto, fino a sviluppare una soluzione tecnologica innovativa nell’ambito dei sistemi di amplificazione, che venne brevettata e che segnò il salto di qualità da start up ad azienda più strutturata, con l’ingresso nel team manageriale di Powersoft anche di Carlo Lastrucci, padre di Luca e Claudio.

L'ultima novità per farci ballare da remoto

Se hai un’idea, inseguila: questo è l’insegnamento di nostro padre che ci ha permesso di dare spazio ai nostri sogni e di raggiungere importanti obiettivi che ci hanno portato a dare vita a Powersoft e di renderla una realtà capace di crescere a livello globale”, spiega Luca Lastrucci AD di Powersoft. “Da un’idea innovativa siamo stati in grado di strutturarci, accrescere gli investimenti in R&D e arrivare a sviluppare nuove soluzioni e prodotti sempre più performanti, anticipando le tendenze del mercato”.

Oggi Powersoft ha importanti partnership con grandi brand mondiali, tra cui Bose, Panasonic e Pioneer. La sua forza è la capacità di innovare costantemente la propria tecnologia, come conferma la terza generazione di amplificazione e processamento, con tanto di connettività Cloud, lanciata a gennaio con il nome di Unica, che consente di monitorare e gestire da remoto anche i più sofisticati impianti per eventi live.

Da un garage adibito a sala prove al palcoscenico mondiale

Con tecnologie così avanzate, nessuna sorpresa che il 97% del fatturato di Powersoft arrivi dall’estero, con una presenza molto forte negli Stati Uniti e quote in crescita anche in Cina e Giappone. Non solo. Con ricavi in crescita del 44,9% nel 2022 rispetto all’esercizio 2021, Powersoft si candida a essere sempre più protagonista a livello globale in un mercato di nicchia nel quale il confronto è con grossi gruppi internazionali. Per quest’anno l’azienda toscana ha, infatti, annunciato una trentina di nuove assunzioni, che faranno lievitare il numero di dipendenti oltre quota 150.

Non male per un’idea nata in un garage adibito a sala prove da tre giovani ragazzi fiorentini, che mentre armeggiavano con i loro strumenti musicali e l’elettronica in cerca di nuove forme da dare al suono mai si sarebbero aspettati di dar voce un giorno ad alcuni dei più osannati artisti della scena globale o al muezzin della più grande moschea al mondo.

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