Gli specialisti della cyber security a metà strada tra Matrix e Minority Report

Cy4Gate è una realtà leader nella cyber security e cyber intelligence in Italia e all’estero: "Oggi il rischio di un attacco è molto più alto di quanto avremmo mai potuto immaginare"

Gli specialisti della cyber security a metà strada tra Matrix e Minority Report

La loro attività fa subito pensare a uno dei tanti film di fantascienza del passato, nei quali si prefigurava un futuro in cui la tecnologia avrebbe svolto un ruolo cruciale nelle nostre vite. Che si guardi alla realtà virtuale di Matrix o all’ambizione di prevenire i crimini di Minority Report, Cy4Gate sembra infatti essere stata immaginata dalla stessa mente che ha plasmato due delle migliori pellicole mai uscite sul genere.

Ma se al cinema quei mondi fantascientifici ci sembravano lungi dal realizzarsi, l’attività di questa realtà con quartier generale a Roma, leader nella cyber security e cyber intelligence in Italia e all’estero, ha già oggi un impatto diretto sulla nostra quotidianità. Con clienti nell’ambito della Difesa, delle istituzioni pubbliche e nel mondo delle imprese, Cy4Gate si occupa di quelli che, nell'era digitale sempre più interconnessa, rappresentano due pilastri fondamentali per individui, aziende e governi.

“Noi siamo nati nel 2014 proprio per rispondere ad una domanda di sicurezza cibernetica non convenzionale”, spiega Domitilla Benigni, Presidente di Cy4Gate e Ceo di Elettronica SpA (che detiene circa il 40% di Cy4Gate). “Operando già nell’ambito della Difesa, ci eravamo posti il problema di quali potessero essere le minacce del futuro in questo contesto, decidendo di dar vita a questa nuova realtà per realizzare prodotti proprietari e sviluppati in Italia, che garantissero la tutela di informazioni e sistemi tecnologici in ambiti critici”.

Tutti i soggetti a rischio: dalla Difesa alle reti aziendali

Tanti gli interventi previsti. Inizialmente solo nell’ambito della Difesa. Dalla prevenzione di intrusioni informatiche, alla rilevazione delle minacce. Dalla gestione degli incidenti, alla protezione delle reti e delle infrastrutture critiche.

Poi, con il passare del tempo “ci siamo resi conto che questa tipo di strategia andava allargata all’ambito civile, sia con la parte di cyber security, sia con quella di decision intelligence, perché anche in questo tipo di contesto il bisogno di gestire e proficuamente impiegare i “big data” è diventata progressivamente più forte”, prosegue la presidente.

Si spiega così anche la scelta di quotarsi in Borsa, sul listino Euronext Growth Milan, con l’obiettivo di crescere rapidamente non più solo internamente, ma anche attraverso l’acquisizione di realtà esterne. Oggi Cy4Gate è quotata all'Euronext Milan segmento STAR e mira a creare un centro di competenza per il dominio della cyber security nel panorama europeo, spiega Emanuele Galtieri, Amministratore Delegato e General Manager di Cy4Gate; i numeri lo confermano, con un fatturato 2022 di 65 milioni di euro (il 57% dei quali generati da attività in Italia e il resto all’estero, Ndr) e circa 500 dipendenti tra Italia, Spagna e Francia a testimonianza di un importante processo di internazionalizzazione avviato negli ultimi anni.

Cyber security e cyber intelligence

“Abbiamo due grossi ambiti di competenza”, continua Emanuele Galtieri: “La cyber security è concentrata sulla tutela di infrastrutture critiche tanto nel settore industriale, che in ambito militare e civile. La cyber intelligence, invece, è concentrata sulla gestione di enormi moli di dati grazie a una piattaforma con algoritmi proprietari che consentono di trasformare i tanti dati di cui si dispone in elementi di supporto al processo decisionale, indipendentemente dall’ambito di applicazione e dal settore di riferimento. Il tutto supportato dell’impiego di algoritmi proprietari di Intelligenza Artificiale Composita, nel cui segmento l’azienda è da anni citata come sample vendor da Gartner, colosso nel mondo della Market Research”.

Una serie di tecnologie che sono messe a disposizione dei clienti e partner anche attraverso il modello del Pay per Use, cosa che consente di garantire i servizi di cyber security e cyber intelligence a clienti di qualsiasi dimensione. Dal settore militare alle piccole imprese, queste ultime in una percentuale altissima prive di una protezione efficace contro il rischio di intrusioni, furto di dati e informazioni sensibili, segreti industriali e blocco dell’operatività con richieste di riscatto.

Le minacce informatiche nel mondo post pandemia

“Rispetto a dieci anni fa oggi la situazione è anche peggiore di quanto ci si sarebbe potuti immaginare”, mette in guardia Galtieri. “La pandemia, infatti, ha accelerato il processo di digitalizzazione, siamo più connessi, ma anche più vulnerabili. La guerra in Ucraina, peraltro, ci ha fatto capire come l’ambito cyber e il settore della Difesa oggi siano più che mai interlacciati. E, anche in prospettiva futura, il rischio di un attacco cyber sarà sempre più alto, visto che con l’intelligenza artificiale le macchine dovranno essere in grado di difendersi da minacce talora generate da altre macchine”.

Un quadro che solo 2-3 anni fa poteva ancora sembrare fantascientifico, ma che oggi è già realtà. E che spiega perché il mercato della cyber security e cyber intelligence preveda una crescita a doppia cifra almeno per i prossimi 5 anni.

“Avremo la necessità di stare sempre al passo con la tecnologia per poter gestire in maniera efficace l’evolversi delle minacce e la capacità di sviluppare attacchi a fine criminale o di spionaggio”, conferma Galtieri “per cui diventa strategico l’investimento costante nelle persone, nella tecnologia e nella formazione per garantire il mantenimento di un vantaggio competitivo che soffre una sempre più veloce obsolescenza che si manifesta oggi non più nel corso di anni, ma già in pochi mesi”.

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