
Meno 10 giorni al «Filosa Day», in programma il 23 giugno, e in attesa che il nuovo ceo, appunto Antonio Filosa, delinei la sua strategia, soprattutto in Italia, è il presidente di Stellantis, John Elkann, a fornire qualche anticipazione generica sui piani del gruppo. Lo ho fatto a Torino, ospite dell'«Automotive News Europe Congress. Grande attenzione, da Elkann, per quelle che in Giappone vengono chiamate K-car (valgono il 40% del mercato). Si tratta di veicoli piccoli e leggeri, progettati per essere economici e pratici, con vantaggi fiscali e regolamentari. Può montare un motore da 660 cc (benzina e ibrido) oppure essere 100% elettrico. «A questo punto - la riflessione del presidente di Stellantis - anche l'Europa potrebbe avere le sue E-car. È fondamentale che l'Ue ei principali Paesi costruttori di automobili, come Germania, Francia, Italia e Spagna, siano consapevoli di come, con una deregolamentazione intelligente, si potrebbe creare questa nuova categoria di vetture». Non resta che attendere il «piano Filosa». Il messaggio di Elkann, comunque, è chiaro.
Riconoscere ai consumatori la libertà di scegliere il veicolo più adatto alle proprie necessità: anche su questo argomento, sottolineato dall'ex amministratore delegato Carlos Tavares, Elkann ha voluto indicare quale strada Stellantis intende percorrere: «Il nostro impegno sulla elettrificazione è molto forte e lo è anche su altri fronti. Nel programma ci sono 14 nuovi lanci di auto elettriche. Pensiamo che dobbiamo offrire ai clienti le auto che desiderano. Per questo crediamo nella libertà di scelta tra motori a combustione, ibridi ed elettrici, tutto all'insegna della decarbonizzazione».
Senza fare riferimenti specifici (l'incognita Termoli), Elkann ha quindi parlato di «impegno anche su progetti di grande scala come le gigafactory per la produzione delle batterie».E Filosa? «Antonio - la risposta di Elkann - ha una grande empatia ed è molto bravo con le persone. Il consiglio di Stellantis lo ha scelto all'unanimità».